REDAZIONE AREZZO

Arezzo in vendita, infuria la polemica Stanzione-Pieroni

L'imprenditore romano esce allo scoperto e attacca Pieroni che replica subito

Andrea Stanzione

Andrea Stanzione

Arezzo, 26 giugno 2020 - Infuria la polemica fra Stanzione e Pieroni con l'Arezzo in vendita e con La Cava che comunque lascerà. Andrea Stanzione prende parola per la prima volta, esce allo scoperto, e risponde alle affermazioni di Ermanno Pieroni. Il diggì aveva ammesso di lavorare per portare ad Arezzo una propria cordata, almeno due imprenditori non aretini pronti a rilevare l'Arezzo. Per Stanzione, impreditore che sta trattando da giorni l'Arezzo assieme ad altri due soci, si tratterebbe di un tentativo "per rimanere a galla in questo mare in tempesta in cui ha condotto la navicella amaranto"

La replica di Pieroni; «ll mio rapporto con l’Arezzo e La Cava è molto trasparente. Si è vero da agosto 2019 sono vice presidente e consulente, i risultati sportivi ed economici sono positivi, non accetto mistificazioni. Mi sento legato ad Arezzo, il mio scopo è dare una mano importante economicamente al presidente. Pochi giorni fa La Cava mi ha detto di vole chiudere con l’Arezzo e passare la mano e mi ha chiesto di portare avanti proposte alternative, cosa che sto facendo. Ho avviati contatti con imprenditori importanti. Non devo rispondere a nesuno se non a La Cava. entro pochi giorni gli sottoporrò una proposta importante, poi sarà lui a decidere. Mi auguro che il futuro dell’Arezzo sia positivo. Dal canto mio se non avrò possibilità qui, ho tre proposte. Per il mio lavoro parlano i risultati».  

"Innanzi tutto viene da chiedersi a quale titolo intervenga Ermanno Pieroni nell'ambito della trattativa tra il gruppo da me rappresentato e Giorgio La Cava per rilevare il 99% delle quote di S.S. Arezzo in possesso dell'attuale presidente - scrive Stanzione nella lettera inviata alla nostra redazione - Viene denominato “direttore generale” della società ma dalle carte in nostro possesso non risulta ricoprire una carica di questo tipo. Tra i cedolini delle buste paga non figura il suo, fatto strano assai per un direttore generale, che è una figura apicale in una società: già questo rende piuttosto opaca la figura professionale di questo signore".   "Abbiamo potuto verificare leggendo le carte ed i bilanci di S.S. Arezzo nella due diligence aziendale di prassi nell'ambito della trattativa intrapresa - prosegue Stanzione - che da luglio 2019 a febbraio 2020 ha effettuato 52 operazioni di mercato per l'Arezzo, tra acquisti a titolo definitivo, cessioni, trasferimenti a titolo temporaneo,fine prestiti e risoluzioni, che hanno appesantito il bilancio aziendale creando una squadra “monstre” del tutto inutile nell'anno in cui il Monza avrebbe vinto il campionato e il Pontedera, costruito con equilibrio, competenza e rispetto dei più elementari criteri di  bilancio e con tanto buon senso, si sarebbe collocato nelle prime posizioni della classifica. Certamente quella di Ermanno Pieroni è una figura che in nessun modo potrà essere accostata al nostro gruppo ed al futuro dell'Arezzo qualora questo futuro dipenda dal nostro ingresso in società. Per questo non ci meravigliamo che stia facendo di tutto per rimanere a galla in questo mare in tempesta in cui ha condotto la navicella amaranto: siamo invece piuttosto meravigliati che continui a dichiarare di agire in nome dell'amicizia umana che lo legherebbe a Giorgio La Cava, perchè crediamo che,dati di fatto alla mano, un amico avrebbe dovuto comportarsi in ben altro modo".

Stanzione conclude ribadendo la volontà del proprio gruppo di acquisire il Cavallino. "Le nostre intenzioni sono serie, stiamo analizzando i documenti e valutando la situazione della società perchè se decideremo di compiere il passo e salire sulla plancia di comando vogliamo essere ben consci degli impegni che ci aspettano. Abbiamo avuto la possibilità di rilevare altre società ma sin dall'inizio abbiamo deciso con serietà di portare avanti solo la trattativa per rilevare S.S. Arezzo. Ci auguriamo che tutto vada per il meglio".