Arezzo, 4 febbraio 2025 – L'Arezzo ha un nuovo allenatore: il 47enne romano Cristian Bucchi. L’ex giocatore di Napoli, Bologna e Cagliari prende il posto nella panchina amaranto di Emanuele Troise, esonerato dopo la trasferta di Gubbio.
La nomina
“L’S.S. Arezzo comunica di aver affidato la gestione tecnica della prima squadra a Cristian Bucchi con contratto biennale – scrive la società nella nota ufficiale –. Il nuovo Mister amaranto inizia la sua carriera da allenatore nella primavera del Pescara, squadra con la quale, un anno prima, aveva concluso la sua carriera da calciatore. Nel marzo del 2013, gli viene affidata la guida tecnica della prima squadra, che militava nella massima serie.
Nel corso della sua carriera, ha allenato Gubbio, Torres, Maceratese, Perugia, Sassuolo, Benevento, Empoli, Triestina e Ascoli.
Un grande in bocca al lupo al Mister per questa nuova avventura alla guida della squadra amaranto!”.
Il calciatore Bucchi
L'ex attaccante dirigerà domani pomeriggio il primo allenamento della squadra dopo lo 0-0 di domenica scorsa in campo umbro, visto che lunedì il Cavallino è atteso dall'insidiosa trasferta di Terni.
L’ultima esperienza in panchina per Bucchi risale alla stagione 2022/23 con l'Ascoli in serie B. La sua carriera inizia con la Sambenedettese nel 1995 ma la svolta della sua carriera arriva tra anni dopo: i tanti gol segnati nelle serie minori non sfuggono a Luciano Gaucci, che nel 1998 lo porta con il suo Perugia in Serie A. Già nella prima stagione è titolare in 27 partite, siglando 5 reti. L'estate successiva va in prestito al Vicenza in Serie B al Vicenza, dove con 10 reti contribuisce alla promozione. Tornato a Perugia, viene trovato positivo all’antidoping (nandrolone) ed è costretto a rimanere fermo per un anno, dopodiché torna in B prestato alla vicina Ternana.
La morte improvvisa della moglie
Nell'estate 2002 il presidente Gaucci lo dirotta in prestito al Catania, altra società di sua proprietà, ma a gennaio si trasferisce a titolo definitivo al Cagliari, sempre in Serie B.
A questo periodo risale il momento più difficile della sua vita, come lui stesso ha raccontato in varie interviste: la sera del 3 marzo 2003, rientrando da una partita in trasferta contro il Genoa, a casa trova la moglie Valentina Pilla morta sul letto, vegliata (inconsapevole di quanto accaduto) dalla figlia della coppia Emily, di appena un anno e mezzo. Una morte improvvisa – “non potevo salvarla, fu un infarto fulminante” – a pochi mesi dal matrimonio, che lo lascerà devastato e con una bimba piccola da accudire.
“La forza è proprio la bambina che non può crescere vedendoti soffrire, non può sentirsi sempre e solo sfortunata perché ha perso la madre in quel modo” ha detto recentemente al Corriere della Sera. “Per i quattro anni successivi non l'ho lasciata mai da sola. Il calciatore e la figlia insieme in giro per l'Italia con una tata per quando facevo gli allenamenti, per le partite. Ma Emily era sempre con me anche al campo”.
Il ritorno in campo
Bucchi ricomincia lentamente a tornare sui campi da gioco, e nel gennaio 2004 riapproda in Serie A con l'Ancona, dove segna 5 gol in 12 partite. La società fallisce e lui, svincolato, firma per il Chievo dove tuttavia non giocherà mai poiché viene ceduto in comproprietà all'Ascoli, dove con 17 gol più 2 nei play-off contribuisce alla promozione dei marchigiani in Serie A. Passa poi al Modena, con la cui maglia diventa capocannoniere di Serie B nella stagione 2005-2006 grazie alle 29 reti siglate, e la stagione successiva passa al Napoli, che lo acquista per 3,5 milioni di euro, con l'obiettivo di riconquistare la Serie A, ma non riuscendo a esprimersi ai massimi livelli.
Da qui in un tira e molla di mercato passa prima al Siena e poi, dopo essere tornato tra i partenopei, ceduto in prestito al Bologna, in Serie B, dove con 5 gol nella seconda parte di stagione riesce a essere tra i protagonisti della promozione, la seconda consecutiva per Bucchi dopo quella con Napoli. Torna quindi in prestito all'Ascoli, in Serie B, poi al Cesena, anch’esso accompagnato fino alla promozione in A.
A fine stagione torna al Napoli, dove durante l'estate viene messo sul mercato in cerca di una sistemazione, senza però trovarla e restando così fuori rosa.
Il il 26 luglio 2011 dichiarerà conclusa la sua carriera agonistica indossando la maglia del Pescara: in carriera ha totalizzato complessivamente 59 presenze e 11 reti in Serie A, e 266 presenze e 90 reti in Serie B.
La carriera in panchina
L’esordio in panchina come allenatore risale all’estate successiva, come tecnico della Primavera proprio del Pescara. Il 5 marzo 2013, in seguito all'esonero di Cristiano Bergodi, viene promosso ad allenatore della prima squadra. Nel corso della stagione il club raccoglie appena un punto nelle 11 partite disputate e si classifica ultimo con 22 punti, retrocedendo in Serie B dopo una sola stagione di Serie A.
Risolto il contratto con gli abruzzesi Cristian Bucchi firma con il Gubbio, in Lega Pro Prima Divisione, da dove viene esonerato il 15 gennaio 2014 dopo la sconfitta interna per 5-0 contro il Perugia. Nel 2015 diventa quindi il nuovo allenatore prima della Torres, e poi della Maceratese in Lega Pro.
A giugno 2016 lascia la squadra marchigiana e viene ufficializzato come nuovo tecnico del Perugia, in Serie B, mentre l’ann successivo torna ancora in serie A nella panchina del Sassuolo. Dopo un inizio di campionato negativo il 27 novembre viene esonerato dalla società neroverde e passa al Benevento, retrocesso in Serie B, poi all'Empoli, esonerato in entrambi i casi dopo pochi mesi.
Il 6 luglio 2021 viene ingaggiato dalla Triestina, in Serie C, dove resta meno di un anno. A giugno 2022 viene nominato infatti nuovo allenatore dell'Ascoli, in Serie B, ma il club marchigiano comunica il suo esonero.