
L’allenatore dell’Arezzo Cristian Bucchi, 47. anni, finora nel suo ruolino in amaranto solo vittorie e sconfitte
"Perugia è un’altra cosa rispetto a tutte le altre piazze dove sono stato. Rappresenta l’inizio del sogno, il debutto nel calcio vero, quello professionistico. Sarò sempre grato a Ermanno Pieroni e alla famiglia Gaucci per avermi scoperto in Eccellenza e avermi dato la possibilità di esordire in serie A. Dopo quella stagione da calciatore sono tornato, più tardi, da allenatore in quello che è stato il mio primo anno in serie B. Fu un campionato stupendo ne quale sfiorammo la massima serie fermandoci sono nella semifinale playoff. Ad oggi resta ancora il miglior risultato sportivo degli ultimi anni. Ma ora penso solo all’Arezzo". Nella notte del Comunale Cristian Bucchi sarà uno degli ex più attesi, ma non c’è tempo per riavvolgere il nastro della storia e delle emozioni, perchè in palio ci sono tre punti importanti. "L’obiettivo è vincere per provare a migliorare la nostra classifica".
Bucchi, che derby sarà?
"Bello perchè si affrontano due squadre che giocano, propositive. Credo che si siano tutti gli ingredienti per novanta minuti di qualità".
Il Perugia è in serie positiva da sei giornate.
"Vero, adesso hanno la possibilità di agganciare il treno playoff, ma anche noi siamo carichi e motivati come lo sono loro". L’Arezzo deve riscattare la sconfitta dell’andata. ne ha parlato con i calciatori?
"Sinceramente no, perchè il derby è una partita che si prepara da sola. Alleno un gruppo di ragazzi intelligenti che sanno perfettamente da soli quello che è accaduto al Curi e l’importanza che questa sfida rappresenta per la città. Non c’è bisogno di dire “mi raccomando...“".
Lo stop forzato per il rinvio della partita contro il Pescara complica il cammino?
"Avremmo preferito giocare per non trovarci adesso a dover disputare tre gare in otto giorni con due trasferte una dietro l’altra. Ai ragazzi, però, ho detto che dobbiamo cogliere l’opportunità nelle difficoltà. Saranno di fatto già tre sfide dal sapore playoff".
Vedremo l’Arezzo in campo con il 4-3-3?
"Non mi piace parlare di moduli, ma di atteggiamento. Di sicuro quella contro il Milan Futuro è stata una parentesi dettata dalle contingenze. Giocheremo il calcio che ci sta dando una nostra identità chiara sotto la mia gestione".
Un centrocampo un po’ robusto, per avere maggiore equilibrio, è una possibilità?
"Ho tante soluzioni in mezzo, ma anche molti giocatori che vanno gestiti sul piano fisico. Penso ai vari Capello, Dezi, Damiani, Chierico, lo stesso Settembrini. Farò le valutazioni insieme al mio staff e proporremo una mediana che sia una giusta miscela delle varie caratteristiche dei centrocampisti che abbiamo. Di sicuro la qualità è una priorità nella mia filosofia di calcio".
Cosa si aspetta sul piano della prestazione nel derby per compiere un ulteriore passo nel percorso di crescita?
"Escludendo le prime due partite con Ternana e Torres che mi sono servite per conoscere il gruppo, sotto la mia gestione sul piano della prestazione siamo stati insufficienti soltanto nel secondo tempo di Ascoli e sottotono con il Milan Futuro. Contro il Perugia voglio vedere qualità tecnica, intensità agonistica, mentalità. Dobbiamo cercare di mettere tutto insieme per novanta minuti per trovare un successo che ci serva come trampolino di lancio per affrontare queste ultime giornate e i playoff".
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