Ha sempre esaltato la forza del gruppo e la qualità della rosa, l’allenatore Paolo Indiani.
E in effetti è così perché se l’Arezzo è in testa è anche grazie a un organico che ha saputo abbinare valori tecnici e umani. Un mix letale per gli avversari. Entrando nel dettaglio non si può non citare per intero il blocco difensivo. Non è un caso che gli amaranto siano la retroguardia meno battuta del girone.
Il padrone della porta è Luca Trombini. Attento tra i pali, reattivo nelle uscite e abile nel gioco con i piedi. Il classe 2001 si è rivelato una certezza dando sicurezza all’intero reparto. Durante la stagione si è anche tolto lo sfizio di tenere la porta inviolata per oltre 500 minuti.
Davanti a lui non si può non citare la coppia di ferro formata da Giacomo Risaliti e Lorenzo Polvani. Il primo, nonostante gli infortuni, è andato a segnato ben 4 volte. Il secondo è andato in costante crescendo e negli ultimi mesi ha alzato un autentico muro di fronte agli attaccanti avversari. Mirko Lazzarini è una delle sorprese più belle della stagione. Inventato centrale difensivo da Indiani, è stato un jolly prezioso ricoprendo all’occorrenza il ruolo di mezz’ala e quello di terzino. Restando al pacchetto arretrato, tra gli under, i migliori sono stati Gianmarco Pericolini e Samuele Zona.
Passando a centrocampo l’uomo copertina è senza dubbio Luca Castiglia. Sette gol a referto già giustificherebbero la palma del più bravo, ma vanno aggiunti un’intelligenza calcistica di livello superiore per la categoria e una leadership silenziosa, ma determinante il gruppo. Accanto a lui Andrea Settembrini. Nei momenti che contavano il capitano c’è sempre stato. Entrambi hanno fatto da chioccia ai due under classe 2003 Sebastiano Bianchi e Mattia Damiani. Per loro una maturazione che li rende pronti anche per il salto in C.
Numeri alla mano nel reparto d’attacco hanno brillato Mattia Gaddini e Niccolò Gucci. Il classe 2002, prelevato dal Borgosesia, è il capocannoniere della squadra. Gaddini ha realizzato 8 reti che sarebbero potute essere molte di più se una serie di infortuni non ne avessero condizionato presenze e rendimento. Gucci è il prototipo del centravanti d’area, ma che sa giocare anche per i compagni. Sette gol da novembre, quasi tutti decisivi. Ci fosse stato dall’inizio avrebbe raggiunto la doppia cifra. Al centro del tridente è sempre stato una certezza. Tra gli attaccanti una menzione la merita anche Raffaele Cantisani. Il classe 2004 è arrivato per ultimo, ma ci ha messo poco per guadagnarsi spazio: rete da tre punti nel fango di Ponsacco, doppietta a Livorno. A 18 anni scusate se è poco.
Andrea Lorentini