di Andrea Lorentini
Arezzo-Lornano Badesse sarà la partita del cuore per Alfredo Gennaioli, per tutti il "Dedo". E’ stato un ultras di quelli veri, curvaiolo doc. Infinite domeniche con la sciarpa amaranto al collo, in casa e in trasferta, in giro per l’Italia. Da quella prima volta in curva sud al comunale contro la Lazio, poco più che bambino, quando si mise subito a suonare il tamburo, passando per la finale del 1998 contro lo Spezia che valse il ritorno in C1 o la salvezza insperata ai playout, a Carrara, del 2001, fino alla trasferta di Pistoia nel 2004, l’anno della promozione in B con Somma quando perse, addirittura, un dito e mezzo della mano per un petardo difettoso. Per amore dell’Arezzo ha dato tutto e anche oltre. Una passione che per novanta minuti dovrà tenere a bada insieme alle mille emozioni che attraverseranno la sua mente quando entrerà sul terreno del comunale e volgerà lo sguardo a destra, verso la sua curva dove tanti amici tiferanno anche un po’ per lui. Da allenatore ha già affrontato l’Arezzo, ma solo in amichevole. Come quella volta, a Tegoleto, quando fece imbestialire Eziolino Capuano che ritirò la squadra dopo pochi minuti perché a suo dire, i giocatori di Gennaioli, picchiavano troppo. Domani sarà la prima volta da avversario in partite ufficiali e sarà tutta un’altra storia.
Il "Dedo" oggi è un allenatore in ascesa dopo aver fatto la trafila nei campionati dilettanti. Viciomaggio, Sansovino, Tegoleto, Castiglionese, Subbiano. In estate il salto serie D a Badesse. L’avevano cercato anche Montespaccato e Recanatese, ma non se n’è fatto nulla. Poi la chiamata del direttore sportivo dei senesi Simone Guerri, aretino anche lui, ed ha accettato. Per conciliare il nuovo impegno ha preso un anno di aspettativa al lavoro. La sua ambizione è quella di fare l’allenatore a tempo pieno. Vuole provarci fino in fondo. Una storia che ricorda molto quella di Maurizio Sarri, arrivato ai massimi livelli facendo tutta la gavetta, dai dilettanti alla serie A. Non è un caso che i due siamo amici e si sentano spesso e, quando possono vedono insieme le partite. Un rapporto di stima umano e professionale che si è consolidato negli ultimi anni. Sarri gli ripete sempre di restare se stesso e di studiare perché nel calcio non si finisce mai di imparare. Recentemente ha dichiarato che se avesse in rosa uno come era lui da ragazzo non lo farebbe mai giocare. Da calciatore è stato un buon portiere e una testa matta. Difficile da gestire. Tecnicamente, compensava con l’agilità la mancanza di qualche centimetro. E’ arrivato fino all’Eccellenza.
La sua squadra gioca sempre per vincere e i risultati di questa prima parte di stagione gli stanno dando ragione. Il Lornano Badesse è una delle realtà più interessanti del girone, addirittura un punto sopra l’Arezzo: quarto posto in piena zona play off. Dal mercato di dicembre, a rinforzare l’attacco, è arrivato il centravanti Lucatti, autore di una doppietta nella vittoria di sabato scorso contro il Foligno. Domani, al comunale, andrà in scena uno scontro diretto per l’alta classifica. Forse nemmeno Gennaioli avrebbe immaginato tanto per la sua partita del cuore.