Arezzo 7 luglio 2019 - DOPO TANTI piazzamenti, è arrivato il gran giorno per Manuele Tarozzi, ventunenne faentino dell’Inemiliaromagna che ha conquistato una classica come il Giro delle Valli Aretine, giunta a una edizione particolare, la sessantesima con l’organizzazione della Rigutinese. Il ragazzo romagnolo è stato capace di sfoderare una prestazione di alto livello nella sfida di Rigutino, con 132 Elite e Under 23 al via. Qualche asperità all’inizio, la più impegnativa La Foce, dove i migliori sono saliti alla ribalta, trascinati dal colombiano Rubio ed eccetto pochi rientri nel finale, proprio su quelle rampe da dove si vede un panorama mozzafiato (ma i corridori non ne avevano il tempo) è nata l’azione che ha caratterizzato una corsa bella e intensa anche se c’è stato uno stop di circa dieci minuti per un errore di percorso nella zona di Foiano. Poi due tratti di sterrato nel finale, l’attacco di Taschin prima e quello decisivo di Tarozzi e Ginestra poi. Nella volata in leggera ascesa a Rigutino, è partito lungo Ginestra, ma Tarozzi in rimonta lo ha saltato. Terzo il colombiano Munoz, poi Friscia, Sensi, il colombiano Rubio (secondo al Giro d’Italia under 23 e vincitore alla Marmolada). Sfortunato il campione toscano Elite, Marchesini che ha forato nel finale. Nell’albo d’oro spiccano Moser e Argentin. Ordine d’arrivo 1) Manuele Tarozzi (Inemiliaromagna) Km 175 in 4h22’07’’ media 40,036. 2) Lorenzo Ginestra (Aran Vejus), 3) Sebastian Castano Colombia (Beltrami-Hopplà Petroli) 24’’, 4) Lorenzo Friscia (Gragnano) 38’’, 5) Matteo Sensi (Maltinti), 6) Rubio (Colombia- Aran Vejus) 7) Corradini, 8) Tortomasi, 9) Mauti, 10 ) Pesci.
Fausto Sarrini