È un derby dell’Alta Valle del Tevere che mette di fronte i due estremi della classifica dell’Eccellenza umbra: da una parte, Il Sansepolcro che sta in testa; dall’altra, il Città di Castello che – ultimo con soli 6 punti all’attivo – è chiamato a una sorta di resilienza al calvario di stagione per mantenere il titolo sportivo, anche a costo di incassare sconfitte piuttosto secche.
Sulla carta, insomma, non ci sarebbe storia, anche se nessun risultato è stato ancora scritto: il Sansepolcro deve conquistare i tre punti per mantenere il primato, in attesa di un’altra delicata trasferta sul campo dell’Atletico Bmg; i giovani del Città di Castello faranno leva su tutte le loro armi, orgoglio compreso, sapendo di non avere nulla da perdere e sperando magari in una domenica che restituisca un minimo di sorriso. E allora attenzione: appena due domeniche fa, proprio i ragazzi di Lorenzo Mambrini caddero a Bastia solo al 97’, ma anche il Castiglione del Lago e il forte Cannara riuscirono solo nei minuti finali ad aggiudicarsi la vittoria al Bernicchi.
Sarà ovviamente un Sansepolcro d’assalto, quello che Armillei manderà in campo, con l’intento di sbloccare quanto prima lo 0-0: c’è un solo squalificato, il difensore Adreani, per cui al centro la riproposizione della coppia Lorenzoni-Tersini diventa di fatto scontata e in avanti le soluzioni non mancano.
L’importante sarà pensare a giocare, anche in questo caso, con la mente sgombera e non con l’assillo di dover segnare fin da subito: lucidità e non precipitazione, insomma, perché spesso la fretta è una cattiva consigliera e per complicarsi la situazione potrebbe bastare un nulla. Comunque vada, resta l’umano dispiacere per le vicende che attanagliano il Città di Castello, conoscendo molto bene anche la sua tradizione calcistica. Il Borgo stesso, che più volte è stato sconfitto dai cugini, avrebbe sognato un’altra sfida.
Claudio Roselli
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