
La Sansovino festeggia con il trofeo la vittoria della. Coppa Toscana di Promozione raggiunta. ai rigori. contro il San Giuliano
Prima l’adrenalina per una finale inseguita e voluta. Poi la reazione - dopo aver preso gol dal San Giuliano - che ha prodotto il pari con Ricci al 55’, e per finire la lotteria dei calci di rigore con l’urlo liberatorio dopo il tiro decisivo di Chioccioli.
È stata una lunga notte di festa quella della Sansovino, vincitrice della Coppa Italia, sul sintetico delle Due Strade contro il San Giuliano, formazione neopromossa e protagonista di una stagione su altissimi livelli. Una festa a tinte arancioblù iniziata a Firenze e proseguita fino a tarda notte a Monte San Savino come conferma il presidente Alessandro Iacomoni.
"Sono andato a letto alle tre. Prendere sonno è stata dura - confessa Iacomoni - la soddisfazione più grande? Non solo la vittoria ma vedere un paese intero al seguito della propria squadra: oltre 600 persone unite per un unico obiettivo".
Che partita è stata?
"I ragazzi hanno dato tutto e pur essendo andati in svantaggio hanno colpito una traversa, un palo, addirittura al termine di un’azione il pallone ha colpito prima il palo poi la traversa. Certo, quando arrivi ai rigori c’è se sempre un gran punto interrogativo ma avevano disputato una prova di alto livello".
Dopo la Coppa il campionato: mancano due punti per il ritorno in Eccellenza…
"Ai ragazzi ho sempre detto di vivere gara per gara. Fino a ieri la Coppa era la priorità ed era giusto mercoledì sera e ieri godere del successo. Alzare un trofeo regala sempre prestigio, entri nella storia, soprattutto dopo aver giocato a volte partite con gli uomini contati ma sempre con la determinazione di arrivare fino alla fine. Da oggi però testa al prossimo impegno. Ci mancano due punti per il ritorno in Eccellenza e vogliamo chiudere i giochi quanto prima. Contro il Fiesole domenica in trasferta non sarà facile".
Poi potrete festeggiare.
"Per la festa se ne parla più avanti, restiamo concentrati sul prossimo impegno".
Intanto però c’è una dedica per questa coppa?
"Al paese, a chi lavora per la società e che spesso pur restando dietro le quinte non si vede ma svolge un lavoro importantissimo".
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