Grande festa per Stefano Marrini che ha concluso la sua settima Dakar. "Complimenti e grazie per aver rappresentato al meglio la scuderia in quella che da sempre è la gara più dura al mondo" afferma il presidente di Speed Motor Tiziano Brunetti. Marrini, ha sostituito Christiano Gabbarrini. Per il 50enne pilota di Cesa la settima partecipazione (a distanza di cinque anni dall’ultima) è stata coronata dal raggiungimento del principale obiettivo: al volante della Can-Am Maverick X3, con navigatore Matteo Lardori di Montalcino, è infatti riuscito a portare a termine la grande impresa in terra di Arabia Saudita, iniziata venerdì 3 gennaio a Bisha e conclusa venerdì 17 a Shubaytah, per un totale di 7700 chilometri nei quali deserto e rocce l’hanno fatta da padroni, con tutti gli imprevisti e i rischi che possono capitare in ogni momento.
Nella classifica finale, Marrini e Lardori si sono piazzati al 26esimo posto di categoria con il tempo complessivo di 145 ore 37’02”, ma si tratta di dettagli: "È certamente da considerare una vittoria per me e per Lardori – ha commentato un soddisfatto Marrini, mentre stava preparando le valigie per tornare in Italia – perché a noi interessava arrivare fino in fondo e ci siamo riusciti. Sappiamo benissimo quanto sia difficile farcela: io stesso ero sempre stato finora costretto al ritiro, con il top raggiunto nell’edizione in cui mi ero fermato all’undicesima giornata. Stavolta, però, è andata: abbiamo gareggiato senza mai guardare la classifica".
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