REDAZIONE AREZZO

La protesta

Gironi, scendono in campo i tifosi della curva "Sì a tutti i derby e alle sfide dal sapore storico"

AREZZO

"E’ una questione di campanilismo, emergenza sanitaria e neuroni... La serie C va divisa in tre gironi... Nord, Centro e Sud!". Lo striscione che campeggia sui cancelli dello stadio Comunale lascia poco spazio alle interpretazioni.

La firma della Curva Sud questa volta è su un messaggio rivolto ai vertici della Lega Pro per riflettere con maggiore attenzione su una decisione presa nel corso dell’ultimo consiglio della terza serie.

Durante questa assemblea è stato deliberato di utilizzare come divisione delle 60 squadre gli stessi criteri della stagione 2019-2020. In questo modo l’Arezzo finirebbe ancora nel gruppo A con piemontesi, lombarde, l’Olbia e le cugine toscane.

E dire che nell’anno del Covid in tanti si aspettavano una suddivisione diversa, in particolare il ritorno a tre gironi che potessero rappresentare Nord, Centro e Sud. Che poi di fatto il meridione è da sempre riunito nel girone C.

Di fatto la divisione orizzontale, chiesta dai tifosi dell’Arezzo e non solo, garantirebbe tutti i derby toscani, in primis con il Livorno, ma anche e soprattutto il possibile ritorno di sfide dal sapore storico e nostalgico contro Sambenedettese, Ternana, Cesena e ovviamente Perugia, senza contare che sulla carta un girone centro potrebbe anche aiutare a ridurre il chilometraggio contenendo i costi.

L’auspicio sarebbe quello di cambiare il gruppo A e quello B. Una divisione orizzontale infatti metterebbe nel girone nord (A) le corazzate Triestina, FeralpiSalò, Padova, Alessandria e Novara. Il B sarebbe, sulla carta più morbido anche se Modena, Sambenedettese, Perugia e Ternana sono clienti scomodi.

Ovviamente per adesso la linea che sembra passare è quella dei criteri attuati negli ultimi tornei anche se di fatto la pandemia potrebbe portare a ridisegnare la geografia della Lega Pro entro il 10 settembre.

Per questa data tutto dovrà essere deciso visto che alle 18,50 in diretta dal Salone d’onore del Coni verranno compilati i calendari.

Matteo Marzotti