ANDREA LORENTINI
Sport

L’Arezzo cerca l’effetto-Legnago. Guccione e Pattarello per ripartire

All’andata la vittoria rilanciò una squadra in crisi d’identità. Ora serve continuità per rimanere vicino alla vetta

Filippo Guccione, 32 anni

Filippo Guccione, 32 anni

Come all’andata il Legnago era un crocevia e come all’andata l’Arezzo ha imboccato la direzione giusta. Adesso c’è da augurarsi che i tre punti conquistati contro la cenerentola del girone sortiscano lo stesso effetto che hanno avuto a settembre quando gli amaranto inanellarono poi il miglior periodo della stagione con tre successi di fila e una sola sconfitta nelle successive otto giornate.

Un girone dopo la storia in parte si è ripetuta con la squadra di Troise che si rilancia portandosi a -3 dal quarto posto e a -6 dalla coppia formata da Torres-Ternana che occupa la seconda e terza piazza. Dopo Legnago anche la classifica è tornata a sorridere e la lotta per un piazzamento alle spalle della capolista Entella si è riaperta. È evidente che per restare agganciati al treno di alta classifica serva dare continuità al blitz contro gli ultimi della classe.

Il tris calato allo stadio Sandrini va preso per quello che vale, ovvero un risultato ottenuto contro un avversario fin troppo fragile e rassegnato. Premesso ciò, vincere è sempre un toccasana e nelle pieghe dei novanta minuti in terra veneta ci sono spunti che fanno ben sperare.

Intanto l’Arezzo ha ritrovato il gol su azione, non esattamente un dettaglio per una squadra che ha palesato nella sterilità offensiva uno dei principali difetti. A Legnago è tornato decisivo Guccione: un gol di pregevolissima fattura e un assist delizioso per l’1-0 di Gigli. Quando gira lui è tutta un’altra musica. C’è poi la doppia cifra di Pattarello che ha festeggiato nel migliore dei modi le cento presenze in amaranto toccando quota 10 per la prima volta in carriera. Dalla quaterna rifilata alla Pianese, è un altro giocatore rispetto a quello abulico visto fino a dicembre. In prospettiva immaginare un tridente composto dai due mancini più il nuovo acquisto Capello dà il senso delle potenzialità che davanti può sprigionare questa rosa. L’ex Carrarese alza vertiginosamente il livello offensivo: toccherà a Troise inserirlo in tempi rapidi nei meccanismi e sopratutto metterlo nelle migliori condizioni per esprimersi.

A Legnago l’Arezzo ha ritrovato il suo capitano: Andrea Settembrini nuovamente titolare e protagonista. Oltre all’assist per Guccione una prestazione di qualità e sostanza. Dopo due mesi in naftalina se lo meritava e per lui potrebbe cominciare un nuovo campionato.

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