L’Arezzo è pronto alla battaglia. La fantasia di Guccione e Pattarello contro il Campobasso di Braglia

Dopo le due prove convincenti in Coppa inizia il torneo. Problemi in difesa: Chiosa alza bandiera bianca. Gigli parte titolare, Troise ritrova Lazzarini. Ballottaggio a centrocampo tra capitan Settembrini e Catanese.

La fantasia di Guccione e Pattarello contro il Campobasso di Braglia

Dopo le due prove convincenti in Coppa inizia il torneo. Problemi in difesa: Chiosa alza bandiera bianca. Gigli parte titolare, Troise ritrova Lazzarini. Ballottaggio a centrocampo tra capitan Settembrini e Catanese.

di Andrea Lorentini

AREZZO

Dici Campobasso e la mente torna immediatamente al 9 giugno 1985, ad una delle partite più iconiche della storia dell’Arezzo, sublimata dalla rovesciata dei "sogni" di Menchino Neri, entrata di diritto nell’immaginario collettivo di ogni tifoso amaranto. Questa sera i molisani tornano al comunale (l’ultimo confronto risale a 38 anni fa) e tasteranno subito il polso ad un cavallino che, dopo i due acuti in Coppa Italia, cercherà di essere subito rampante anche in campionato. Un debutto che riserva insidie per la formazione di Troise contro un avversario reduce da due promozioni consecutive, e che si candida a recitare il ruolo di outsider nel girone B forte anche dell’esperienza in panchina di Piero Braglia (squalificato e questa sera in tribuna sostituito dal vice De Simone). In più, oltre a Damiani mancherà Chiosa, fermato da un guaio muscolare. Un’assenza pesante quella dell’ex Entella. Al suo posto, al centro della difesa, giocherà Gigli a fianco di Del Fabro. "Sarà una gara nella quale dovremo tenere le antenne dritte e alzare il livello rispetto alla prestazione che abbia fatto contro l’Ascoli - sottolinea Troise alla vigilia - Di fronte avremo una formazione da prendere con le molle considerato che è allenata da un tecnico che conosce bene la categoria e sa preparare i suoi giocatori". Proprio Braglia, cosi come Carrera una settimana fa, ha inserito l’Arezzo tra le big del girone. "Sono dichiarazioni che fanno parte del gioco. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a portare in campo le consapevolezze acquisite in queste settimane di lavoro". Per quanto concerne la formazione, Chiosa a parte, si va verso la conferma dell’undici sceso in campo contro l’Ascoli. Nel 4-3-3 di partenza unico dubbio in mediana dove Catanese potrebbe scavalcare Settembrini.

Davanti ovviamente intoccabile il tridente Pattarello-Gucci-Guccione, quest’ultimo fresco di rinnovo di contratto. In particolare, dalle giocate, dei due mancini, passa la qualità offensiva dell’Arezzo. Nel 4-3-1-2 di Braglia occhio sopratutto a Forte e Faggioli. Il primo nel mirino degli amaranto a gennaio e poi sfumato, il secondo è in ballottaggio con l’ex Di Nardo. Non poteva, infine, mancare un accenno al mercato: "Il direttore sta lavorando per l’attaccante e con l’infortunio di Damiani stiamo valutando anche l’inserimento di un centrocampista".

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