ANDREA LORENTINI
Sport

L’Arezzo riparte in terza. Gucci-Guccione-Gaddini. Si scatena l’attacco 3G in attesa della ciliegina

La squadra di Troise convince nel debutto in Coppa Italia con la Vis Pesaro. Il centravanti classe 1990 dimostra di saper essere protagonista nonostante. le voci di mercato. Ecco i nomi per rendere ancora più forte il reparto avanzato.

Gucci-Guccione-Gaddini. Si scatena l’attacco 3G in attesa della ciliegina

Niccolò Gucci, 34 anni, ha segnato al debutto stagionale con l’Arezzo

"Chi ben comincia è a metà dell’opera" recita un celebre proverbio. Adattandolo all’Arezzo, la notte di coppa ha detto che gli amaranto hanno iniziato bene la stagione. La prudenza resta d’obbligo perchè se è vero che era la prima gara ufficiale, è altrettanto vero che rimane calcio d’agosto. Se il processo di crescita e di assorbimento dei concetti di Troise siano già a buon punto lo capiremo meglio domenica prossima quando al comunale arriverà l’Ascoli per il secondo turno di Coppa Italia. I marchigiani sono avversario più probante rispetto alla Vis dell’ex Stellone. Un confronto che fornirà ulteriori risposte sullo stato del cavallino ad una settimana dal debutto in campionato contro il Campobasso. Fatta tale premessa, è fuori discussione che l’Arezzo di Troise sia ripartita dalle certezze dello scorso anno, a cominciare dai suoi attaccanti. La qualificazione l’hanno, infatti, firmata le 3 G dell’attacco Guccione (gol e assist), Gucci e Gaddini (su imbeccata di Pattarello).

La squadra non si è scomposta dopo lo svantaggio iniziale ed ha mostrato buoni spunti sul piano del gioco. L’idea di calcio di Troise si comincia a vedere anche se servirà ancora un po’ di rodaggio come naturale visto il periodo. "Era fiducioso e ottimista che la squadra potesse disputare una buona gara perchè i ragazzi avevano lavorato bene - ha dichiaro Troise nel post partita - il risultato poi, si sa, è figlio di varie componenti, ma la prestazione è stata la conferma del lavoro svolto durante il ritiro".

Il tecnico Troise analizza la partita: "Siamo stati bravi a non scomporsi dopo il loro 1-0 e abbiamo creato tante occasioni nel primo tempo dove abbiamo fatto molto bene. Questa è la strada. Nella ripresa siamo calati, ma in questo momento ci può stare. Sono soddisfatto, ma abbiamo tanti margini di miglioramento".

La qualità offensiva era nota, allo stadio Benelli se ne è avuta una ulteriore riprova. Solo il portiere ha evitato che il passivo fosse più pesante.

Non è un caso che Troise stia lavorando per avere più giocatori che attacchino la porta: il tecnico napoletano è consapevole che dalla cintola in sù questa rosa ha potenzialità importanti. In attesa che arrivi il centravanti a completare il reparto, due parole in più le merita Niccolò Gucci. Ogni sessione di mercato ci si dimentica di lui auspicando l’ingaggio di un bomber che alzi ulteriormente l’asticella. Era accaduto un anno fa con Kozak, sta accadendo adesso con la ridda di nomi sulla punta. Poi comincia il calcio giocato e Gucci è una sentenza: 12 gol nella passata stagione, subito in rete nel primo match ufficiale. Che gli dei del calcio lo conservino sempre in salute, aggiungiamo noi. Se il 34enne bomber è una certezza, altrettanto lo è il fatto che un attaccante debba arrivare.

Se l’obiettivo è migliorare il risultato dello scorso anno, serve un elemento che sia alternativa a Gucci o sostituto di pari livello se non superiore. Difficile, a questo punto, che l’operazione per la punta si sblocchi prima di Ferragosto. Cutolo continua a sfogliare la margherita per quanto concerne la punta. Anche se il Ds tiene il massimo riserbo i profili restano quelli sui quali il direttore sportivo amaranto ha posato gli occhi da tempo.

Ecco allora che Ogunseye che sembrava destinato all’Ascoli, rimane in uscita dal Cesena e potrebbe tornare un nome spendibile negli ultimi giorni di mercato. Così come altri centravanti il cui futuro è ancora in bilico: Bortolussi (Padova), Pettinari (Reggiana) senza dimenticare Gomez (Crotone). Il valzer delle punte è pronto a cominciare e animerà l’ultima parte del mercato. Come in un effetto domino dove fatta la prima mossa poi gli altri tasselli si vanno ad incastrare. L’Arezzo resta, vigile, alla finestra in attesa di piazzare l’affondo decisivo

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