
Michele Gregori nel paddock dello Spino accanto alla sua Gloria C8 092 Evo
Arezzo, 25 novembre 2021 - Ha concluso l’annata con un secondo posto di classe alla Cronoscalata della Castellana di Orvieto per appena 29 centesimi di secondo rispetto al vincitore Andrea Vellei, suo grande avversario, ma la stagione agonistica oramai di fatto terminata può essere benissimo considerata quella della consacrazione per Michele Gregori, 33 anni, da Pieve Santo Stefano. Abitando in un paese che vive da sempre di motori, grazie allo Spino, anche lui da qualche anno si sta cimentando con ottimi risultati nella specialità della velocità in montagna, alla quale è approdato nel 2018 dopo una parentesi formativa con il karting che nel 2014 l’ha portato a disputare il mondiale e nel 2015 a vincere il titolo italiano nella 125 Prodriver Am. Alla prima esperienza con la vettura nuova, la Gloria C8 092 Evo, Gregori si è reso protagonista di un eccellente salto di qualità, concludendo il 2021 con un bilancio di tutto rispetto: ha vinto la classe 1000 del gruppo E2-SS, quello delle monoposto formula, nella salita Lago-Montefiascone; in una tappa del campionato tricolore, la Coppa Paolino Teodori di Ascoli Piceno (peraltro, in casa proprio dei fratelli Andrea e Adriano Vellei) e poi allo Spino. Nella gara di casa, si è poi classificato terzo assoluto alle spalle di Stefano Di Fulvio e Federico Liber, stabilendo a suo modo un primato storico: è stato infatti il primo pievano a conquistare un gradino del podio, dopo due manche davvero ragguardevoli, perché nella prima ha fermato il cronometro a 2’55”36 sui sei chilometri del tracciato (record personale) con una prestazione praticamente impeccabile e nella seconda, rischiando un po’ meno, è pur sempre rimasto sotto i 3 minuti, ovvero 2’59”57. Nelle altre tre competizioni disputate, ha ottenuto la piazza d’onore: è successo in due prove di campionato, a Sarnano e a Gubbio e in ultimo – come già ricordato nella finale del trofeo (Tivm) a Orvieto. “Sono indubbiamente contento dei traguardi che abbiamo raggiunto quest’anno – ha commentato Gregori – facendo leva su un’auto davvero competitiva. Tutto è stato possibile, comunque, grazie a coloro che mi seguono nel team, in particolare a mio padre Sauro, a mio zio Endrio e a Davide Melandri, che mi cura l’assetto. Vediamo ora di dare continuità nel 2022 al lavoro di sviluppo della Gloria: sono convinto che potremo toglierci altre belle soddisfazioni”.