MONTEVARCHI
1
ORVIETANA
2
MONTEVARCHI (4-2-3-1): Testoni; Vecchi, Ficini, Franco, Martinelli; Saltalamacchia, Borgia (54’ Papini); Ciofi, Orlandi (87’ Galastri), Bontempi (92’ Casagni); Priore (61’ Damiano).
All. Rigucci.
ORVIETANA (3-5-2): Rossi; Berardi, Mauro, Ricci; Paletta, Proia, Fabri (88’ Marchegiani), Sforza, Caravaggi; Panattoni (69’ Esposito), Caon (69’Coulibaly).
All. Rizzolo.
ARBITRO: Losapio di Molfetta.
RETI: 26’ Orlandi rig., 48’ Panattoni rig, 90’ Coulibaly rig.
Note: Spettatori 600 circa. Angoli: 3-8. Ammoniti: Saltalamacchia, Ciofi, Rossi, Mauro. Espulso al 62’ Proia per fallo di reazione su Vecchi.
MONTEVARCHI – Alla sagra dei rigori e nonostante l’uomo in più per 35 minuti il Montevarchi fa harakiri nel finale e regala all’Orvietana tre punti preziosi per la salvezza. La "frittata" all’88’. Sull’1–1 e in 11 contro 10 i valdarnesi spingono a caccia del raddoppio e invece, su una rimessa a favore, il retropassaggio di Damiano Franco è letale per il portiere Testoni che aggancia in area Esposito pronto a segnare. Dal dischetto Coulibaly incarta una vittoria insperata ma voluta da una squadra che non ha mai mollato. Brucia, di contro, il k.o. in casa montevarchina, come ha ammesso al triplice fischio Atos Rigucci che confidava di bissare il successo di Ghivizzano. Scesa in campo senza lo squalificato Sesti, assenza pesante, e gli infortunati Picchi e Boncompagni, l’Aquila non è riuscita a ripetersi e in difesa continua a commettere errori fatali di inesperienza. Nel primo tempo, peraltro, Martinelli e soci erano passati in vantaggio al 26’ con Orlandi, abile a trasformare la massima punizione concessa per il fallo di Caravaggi proprio sull’attaccante ex Ghiviborgo al nono centro in campionato. La reazione umbra, però, non si è fatta attendere e dopo un miracolo di Testoni sulla sventola di Sforza (36’), in avvio di riprese è arrivato il pari di Panattoni, ancora dagli undici metri (entrata di Saltalamacchia su Caon). Il rosso a Proia per un fallaccio di reazione su Vecchi al 62’ non è sfruttato da Martinelli e soci che in extremis finiscono per gettare alle ortiche un punto comunque utile. A conti fatti, in una giornata buia per il risultato, brilla una sola luce: l’esordio in Serie D di Francesco Galastri, classe 2008, prodotto genuino del vivaio rossoblù.
Giustino Bonci
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