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Pattarello salva l’Arezzo. L’Ascoli sfiora il colpaccio. Il pari arriva dal dischetto

Partita bloccata al Comunale: poche emozioni e tanti errori. Decisivi i cambi. Corazza apre le danze, Righetti prezioso. Il Cavallino adesso è al quinto posto.

L’Ascoli sfiora il colpaccio. Il pari arriva dal dischetto

Emiliano Pattarello, 25 anni, è tornato al gol dopo otto partite segnando la sua quarta rete tra campionato e Coppa Italia

di Andrea Lorentini

AREZZO

Un rigore di Pattarello ad una manciata di minuti dalla fine evita all’Arezzo la seconda sconfitta consecutiva. Un punto strappato sui titoli di coda che allontana il cavallino da Ternana e Torres e conferma le difficoltà dell’ultimo periodo. Un’altra prestazione complessivamente sottotono per gli amaranto, al cospetto di un Ascoli in piena crisi, contestato e che in campionato non vince da metà settembre. Per la sfida ai bianconeri Troise ne cambia cinque rispetto alla trasferta di Carpi. In difesa tornano Chiosa e Montini, nel tridente offensivo ci sono Guccione e Ogunseye insieme a Gaddini. Gli amaranto cercano di prendere subito il comando del gioco sviluppando la manovra sopratutto a destra dove Guccione è bravo a creare superiorità con la collaborazione di Montini e Renzi. Il predominio territoriale però produce poco e anzi è l’Ascoli a rendersi pericoloso in campo aperto: al 23’ Trombini è decisivo sulla conclusione a botta sicura di Silipo, Intorno alla mezz’ora altra palla gol per la formazione di Di Carlo, ma per fortuna dell’Arezzo Adjapong non sceglie la soluzione migliore da ottima posizione.

Nell’Arezzo l’unico che prova ad accendere la luce è Guccione, ma intorno a lui la squadra smarrisce geometrie con il passare dei minuti. Prima dell’intervallo ci prova Chiosa a dare la scossa quando ribalta l’azione e dopo triangolo con Mawuli chiama LIvieri alla deviazione in angolo.

In avvio di ripresa Troise ridisegna l’assetto passando al 4-4-2: Gucci, dentro al posto di Mawuli, va a fare coppia con Ogunseye.

Ma è una variazione che dura una manciata di minuti perché poco dopo il tecnico richiama in panchina Guccione e lo stesso Ogunseye per Tavarnelli e Pattarello. Nonostante i cambi per sbloccare la gara, è l’Ascoli a passare in vantaggio: al 69’ Tremolada, da poco in campo, inventa una delle sue verticalizza illuminanti per Corazza che fulmina Trombini con un diagonale chirurgico. A differenza di Carpi, l’Arezzo reagisce allo svantaggio e all’84 sul lancio di Tavernelli, Righetti è steso in area da Adjapong. L’Arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Pattarello stavolta trova il coraggio di andare sul dischetto e non dà scampo a Livieri per l’1-1. Contro il Legnago il numero 10 aveva segnato il rigore della svolta, stavolta ha evitato la seconda sconfitta consecutiva, ma non nascosto i problemi.

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