"Affrontiamo una squadra che sulla carta può lottare per vincere il campionato, gioca un buon calcio, è aggressiva, ha giocatori di qualità che si muovono tantissimo senza palla, dovremo fare un’ottima prestazione, essere bravi a non perdere le distanze, a non farci attrarre dalla palla e a stare compatti e uniti". Parole di Massimo Carrera (nella foto), allenatore dell’Ascoli alla vigilia del secondo turno di Coppa Italia. I bianconeri, retrocessi dalla serie cadetta dopo dieci stagioni, arrivano all’impegno aretino forti del successi contro il Gubbio di sette giorni fa. Una squadra giovane ma con singoli di esperienza e qualità. Vedi Bando a centrocampo, classe 2006, e già con i gradi di capitano davanti alla difesa insieme a Varone. Davanti poi ecco uomini di esperienza come Corazza, ex Cesena, e Marusara, prelevato dal Catania. Una squadra costruita per ripartire, aprire un nuovo ciclo, dirigendo la retrocessione e le difficoltà scaturite dal passo indietro nella scala del calcio.
Al Comunale sono in arrivo almeno 200 tifosi bianconeri, pronti a sostenere la propria squadra. Un confronto quello tra Arezzo e Ascoli che mancava dal settembre 2004, e a quei tempi si parlava di serie B con l’incontro che terminò in parità. Stessa sorta al ritorno con gli uomini di Giampaolo e quelli di Marino che si fermarono sul 2-2. Per l’Arezzo un pari firmato Abbruscato visto che il centravanti (e capitano) siglò una doppietta.
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