È soddisfatto Paolo Lucci dopo il prologo di venerdì e la prima tappa di ieri alla Dakar. È il centauro di Castiglion Fiorentino a confessarlo sui propri social. "Abbiamo comunque di ché essere soddisfatti in questa prima vera giornata di competizione con una tappa ad anello che prevedeva 86 chilometri di trasferimento e poi 413 chilometri di una insidiosa speciale, su percorsi in prevalenza moto enduristici con arrivo nell’ormai familiare bivacco di Bisha". Paolo Lucci ha portato al traguardo la sua Honda in poco più di 5 ore e 19’, posizionandosi ventunesimo assoluto e quinto della categoria Rally2, posizioni che occupa anche nelle rispettive classifiche generali con un ritardo rispetto al pilota di testa della sua categoria contenuto in soli 8’ 38”, portandosi a casa anche al soddisfazione, mai banale, di essere il primo dei piloti italiani, come lo era stato già ieri, ed anche primo dei piloti Honda che dispongono del prototipo CRF 450 Rally HRC. Adesso al bivacco fervono i preparativi, sia di ordine pratico che psicofisico, per la partenza della famigerata tappa marathon di 48 ore con quasi mille chilometri da percorrere nell’arco di due giorni senza assistenza e con il solo ausilio degli spartani bivacchi allestiti lungo il percorso.
Qualche problema per l’altro aretino Marrini che adesso si prepara anche lui a vivere l’avventura della tappa marathon, tra le più insidiose di questa Dakar.
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