di Fabio Patti
Per Alessandro Riguccini è arrivato il venticinquesimo successo su altrettanti incontri, con 21° ko, segno questo della potenza del pugile biturgense che difendeva in Messico, a Tijuana, il titolo mondiale Silver dei Pesi Welter, versione Wbc, contro il messicano Alvarez già battuto lo scorso anno a Firenze: ko al terzo round. Per Riguccini era fondamentale, per non perdere il titolo Silver, combattere nonostante il Covid, questo quanto aveva deciso, infatti, la Wbc. Riuguccini lo ha fatto nella tana di un avversario che, a dover di cronaca, si è dimostrato molto appesantito rispetto al 2019. Per il pugile biturgense il prossimo incontro dovrà, però, vedere un rivale di peso, come si suol dire, uno che deve rientrare tra i primi dieci della classifica mondiale perché con avversari come Alvarez la potenza del pugile biturgense non ha rivali. Analizzando il match di Tijuana, possiamo infatti dire che non ha avuto storia per Riguccini, ribattezzato "Cobra" dai cronisti americani e messicani, per il suo stile di punzecchiare e poi colpire letalmente. Primi due round a suo favore con interventi veloci e incisivi. Poi il terzo dove, dopo appena otto secondi, è arrivato il gancio destro di Riguccini che ha colpito tra stomaco e ombelico l’avversario, mandandolo per diversi secondi a terra. Ma ora, come detto, gli avversari devono essere di altra portata. Riguccini occupava la 21^ posizione mondiale, deve quindi puntare a rivali più solidi che possano mettere in difficoltà le sue doti che sono notevoli. Probabilmente guadagnerà qualche posto nel ranking Wbc, ma gli avversari devono essere consistenti per tentare l’impresa mondiale. Sempre nella serata di Riguccini, ma questa volta a Londra, il tedesco Sebastian Formella, perdeva l’opportunità di conquistare il titolo europeo contro il detentore, il britannico Conor Benn. Ecco, questa, a nostro parere deve essere la strada di Riguccini, combattere con chi lo precede nel ranking mondiale.