
L’allenatore Alessandro Deri
Come farsi del male con le proprie mani. La Sangiovannese è uscita sconfitta 2-1 da Seravezza ma sul risultato, oltre che la prestazione, pesano due calci di rigore gettati al vento, uno soprattutto al 95’, che non hanno permesso di portare in Valdarno almeno un pareggio.
Gli azzurri ora sono punto e a capo, della gara giocata in anticipo sabato in Versilia c’è da salvare soltanto l’ultima mezz’ora di gioco dove, onestamente, per quanto prodotto, la squadra avrebbe meritato di uscire imbattuta.
L’allenatore azzurro Alessandro Deri sotto questo preciso aspetto ha di che rammaricarsi: "Quando sbagli due calci di rigore, oltre che tre occasioni da gol davanti al portiere, una con Bocci e due con Nieri, senza considerare il tiro di Della Spoletina, devi soltanto recitare il mea culpa perché a fronte di un primo tempo dove hai purtroppo concesso quell’autorete, senza mai subire tiri in porta, nella ripresa la squadra è assolutamente cresciuta e nell’ultima mezz’ora è stata protagonista del campo grazie anche alla freschezza di alcuni giocatori subentrati che, non a caso, avevo tenuto inizialmente in panchina perché sapevo che avrebbero potuto dare un altro passo alla squadra, visto che il Seravezza dopo aver speso tanto ha cominciato ad accusare un po’ di calo fisico. L’unica nota negativa, e non è poco, è stato il risultato ma quando una squadra crea come è accaduto a noi può andarti male una volta ma sono certo che saprà riscattarsi subito a cominciare dalla gara contro il Livorno".
Con gli amaranto di Paolo Indiani già promossi in serie C da un paio di turni si giocherà giovedì alle 15 al Fedini alla pari di tutte le altre partite che anticipano per il turno pre-pasquale.
Massimo Bagiardi
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