REDAZIONE AREZZO

Sansepolcro, dopo la vittoria in Coppa oggi lo scontro per il primato. "Sarà un’altra finale». Armillei ritrova il Cannara

Corsi e ricorsi anche nel calcio. Il 12 gennaio 1975, cioè 50 anni fa esatti, il Sansepolcro superò la Pistoiese...

Corsi e ricorsi anche nel calcio. Il 12 gennaio 1975, cioè 50 anni fa esatti, il Sansepolcro superò la Pistoiese...

Corsi e ricorsi anche nel calcio. Il 12 gennaio 1975, cioè 50 anni fa esatti, il Sansepolcro superò la Pistoiese...

Corsi e ricorsi anche nel calcio. Il 12 gennaio 1975, cioè 50 anni fa esatti, il Sansepolcro superò la Pistoiese per 1-0 nel big-match della Serie D. Una partita consegnata alla storia anche per il record dei 3mila spettatori mai uguagliato al Buitoni. Mezzo secolo più tardi, oggi pomeriggio, i bianconeri sono impegnati in un altro scontro al vertice. Il campionato è quello di Eccellenza umbra, lo stadio è l’Alberto Spoletini e l’avversario è il Cannara, ma la posta in palio rimane ambita. Così ambita che, se i rossoblù locali riuscissero a spuntarla, scavalcherebbero in vetta la formazione biturgense, dal momento che il divario è di appena due punti. A rendere succosa la seconda giornata di ritorno, c’è poi l’altra partita che interessa i quartieri alti della classifica, quella fra Pierantonio e Narnese.

"E’ una delle tante finali che ci attendono – ha detto alla vigilia della sfida Antonio Armillei, tecnico del Sansepolcro – perché al ritorno le gare assumono questo peso. Siamo al completo, per cui sotto questo profilo iniziamo con il piede giusto". Anche il collega Gianpiero Ortolani dispone di tutti gli effettivi e assieme al gruppo avrà trascorso la settimana con addosso la forte smania di riscattare il ko subito sette giorni fa a Bastia Umbra, che ha consegnato al Sansepolcro il trofeo regionale della Coppa Italia e il lasciapassare per la fase nazionale della competizione.

Gorini e compagni dovranno perciò dimostrare in campo maturità e giusta mentalità, sapendo di giocare nella tana di una squadra con il dente avvelenato, che nel Sansepolcro ha conosciuto quest’anno la sua "bestia nera". Varie le soluzioni nel 4-3-3 bianconero, con l’ultimo arrivato Lorenzoni che, preso per potenziare il reparto difensivo, si è subito inserito al meglio nei meccanismi di gioco; la panchina lunga è il valore aggiunto e in più di una circostanza la dimostrazione è stata alquanto chiara, poi sarà il campo a emettere il verdetto.

Claudio Roselli

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