ANDREA LORENTINI
Sport

Tersillo, da San Lorentino al basket Usa

Matteo ha 20 anni, ha iniziato nel palazzetto della città e ora gioca nel torneo dei college: "L’Nba? Un sogno ma preferisco tornare in Europa"

di Andrea Lorentini

Dal palazzetto di San Lorentino al college americano. Inseguendo il sogno di diventare una stella della pallacanestro, ma senza dimenticare l’importanza dello studio. È la storia di Matteo Tersillo, aretino, venti anni compiuti ad agosto. Un ragazzone di 196 centimetri per 85 chili, di ruolo playguardia che da qualche mese si trova in America dove frequentando il Midland College, in Texas, grazie ad una borsa di studio sportiva.

Cresciuto nella Scuola Basket Arezzo che ieri ha pianto il suo storico dirigente Dario Fracassi. Una figura centrale della pallacanestro aretina, prima allenatore e poi presidente, che ha visto passare tra i suoi numerosi allievi anche Tersillo.

Il giovane cestista a 15 anni si è trasferito a Bassano del Grappa, lontano dalla famiglia, per crescere ancora. Quattro finali nazionali giovanili consecutive e poi l’approdo in serie B a Giulianova conquistando la salvezza. Lo scorso luglio è arrivata l’opportunità di volare oltre Oceano e non se l’è fatta scappare.

Tersillo, come è nata l’opportunità di arrivare al college?

"In estate, seguendo alcuni consigli. Ho scelto di firmare per un community college. Il progetto dura due anni: studio e gioco nel campionato Njcaa sperando poi di poter ottenere un’altra borsa di studio di altri quattro anni e completare il mio percorso sportivo e universitario".

Come sta vivendo il sogno americano?

"Sono arrivato il 1° settembre iniziando subito scuola e allenamenti. Il passaggio dall’Italia è stato traumatico. Qui è un mondo completamente diverso, c’è molta più competizione e si lotta ogni giorno per quello che si vuole raggiungere nella vita".

Come si svolge la tua giornata al college?

"Mi sveglio alle 7, colazione in mensa e poi mi preparo mentalmente per le classi della giornata che vanno dalle 8 alle 13. Tre giorni a settimana non ho lezione dalle 9:20 alle 10:50 e in quest’ora svolgo allenamento individuale all’interno di una delle facility della scuola. Dopo pranzo l’allenamento inizia alle 14 e, in genere, dura fino alle 17.30-18. Dopo cena, la mia giornata termina in libreria dove noi giocatori di basket abbiamo ore obbligatorie da fare in settimana, al di fuori dell’orario scolastico, durante le quali studiamo per test e compiti a casa".

L’obiettivo è diventare un professionista?

"Prima vorrei finire il mio percorso sportivo e accademico qua negli Stati Uniti per poi andare a giocare e studiare in Europa, per me lo studio oltre alla pallacanestro è essenziale".

Qual è il giocatore di basket a cui ti ispiri?

"Il mio preferito è Larry Bird, mentre il giocatore al quale mi ispiro è Klay Thompson".

L’Nba è un sogno nel cassetto?

"Vorrei provvedere alla mia futura famiglia facendo quello che amo, ovvero giocare a pallacanestro, non importa dove. Per adesso l’Nba è un obiettivo molto lontano".