Troise al lavoro per ritrovare il vero Arezzo

In vista della trasferta sul campo del Pontedera duplice obiettivo: recuperare gli infortunati e tornare a rendere efficace la fase offensiva

Troise al lavoro per ritrovare il vero Arezzo

Emanuele Troise, 45 anni, è arrivato in amaranto dopo l’esperienza con il Rimini

Recuperare gli infortunati e completare il processo di integrazione degli ultimi arrivati. Questi sono due degli snodi cardine per "ritrovare" l’Arezzo. Anche contro il Legnago, nonostante la vittoria, la prestazione è stata deficitaria sotto tanti aspetti. In primis la produzione offensiva, complice il brutto momento di forma di Guccione e Pattarello – i due giocatori chiamati a fare la differenza – e l’astinenza dal gol di Gucci e Ogunseye, poco nel vivo dell’azione. Poi nell’assetto e nella compattezza: la squadra è spesso lunga, slegata tra i reparti, senza una precisa identità tattica. Il fatto che alcuni giocatori siano liberi di svariare, per ora, sembra più un problema per i compagni di squadra costretti a "tappare i buchi" che una risorsa per disorientare gli avversari. E poi c’è l’equivoco di una coppia di centrali di difesa, formata in questi primi quattro turni da Gigli e Del Fabro, che sembra più congeniale a una linea che resta bassa (e dunque a una squadra che attende l’avversario) piuttosto che a una formazione che vuole imporre il proprio gioco. Ecco spiegata quindi anche la distanza tra i reparti, con la difesa prudente per paura di concedere campo aperto e profondità. Da qui l’importanza di svuotare l’infermeria: per la trasferta di sabato, contro il sempre insidioso Pontedera, Troise spera di recuperare sia Montini che Chiosa, la cui assenza ha pesato forse anche più del previsto. I due permetterebbero un approccio diverso da parte della terza linea, con la possibilità di schierare Lazzarini come centrale e di riportare definitivamente Renzi in mediana. Inoltre, per caratteristiche, lo stesso Chiosa garantisce maggior dinamismo e, altro aspetto da non sottovalutare, una costruzione dal basso più rapida e pulita. Infine, si cerca conferma dei segnali incoraggianti mandati da Righetti e Santoro, ma anche di Chierico e Tavernelli. Tutti elementi che gradualmente possono dare un contributo sempre più tangibile. C’è tanto lavoro da fare, insomma, alla ripresa degli allenamenti prevista per oggi, dopo che a rosa e staff erano stati concessi due giorni di riposo. Si dovranno valutare anche le condizioni di Coccia, colpito duro venerdì sera e uscito all’intervallo.

Luca Amorosi

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