CITTA’ DELLA PIEVE (Perugia)
C’è una svolta nella vicenda del brutale pestaggio del ragazzino di 16 anni, finito in Rianimazione, avvenuto la notte tra il 7 e l’8 agosto nel borgo umbro. Uno dei due coetanei autori della violenta aggressione causata da futili motivi (un apprezzamento non gradito alla fidanzatina della vittima) è stato arrestato. Si tratta di uno straniero ospite di una struttura di accoglienza per minori non accompagnati del territorio, che ora è stato trasferito in una Comunità fuori regione. Il Tribunale dei minori di Perugia ha accolto la richiesta della procura della Repubblica perchè secondo i giudici "può reiterare il crimine". I carabinieri di Città della Pieve che hanno condotto le indagini subito dopo il gravissimo episodio avvenuto all’esterno di uno storico locale da ballo all’aperto, hanno identificato anche un altro ragazzino, pure lui straniero, indagato per lo stesso episodio.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la vittima stava trascorrendo la serata nel bar-discoteca, punto di ritrovo estivo di intere generazioni di pievesi, quando è stato “provocato“ e invitato a uscire lungo il viale dove è stato poi pestato, in particolare dal giovane straniero trasferito ora in una comunità fuori regione. Un minore che già in passato era stato segnalato per altri episodi di violenza, anche se di minore entità. La vittima, finita poi d’urgenza in ospedale, è stata colpita più volte duramente al capo e al volto tanto da finire a terra. Dopo aver provato a rialzarsi, in stato confusionale, ha perso conoscenza a causa di una emorragia cerebrale che aveva preoccupato seriamente i medici che lo hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. "Ora – si legge nella nota diffusa dai carabinieri di Città della Pieve – è ancora ricoverato ma risulta in lenta e graduale ripresa". Altro sarà riprendersi dallo choc dell’accaduto. Un fatto che ha sconvolto il piccolo e tranquillo borgo umbro. "Una violenza inaudita che non ci appartiene" ripete il sindaco Fausto Risini a nome dell’intera comunità. "Quello che tutti ci auguriamo è che il 16enne si riprenda prima possibile...".
Gli amici e i conoscenti del ragazzino ancora ricoverato all’ospedale di Perugia aspettano solo di poterlo riabbracciare. "Vederlo bianco in volto e assente con lo sguardo perso nel vuoto, disteso su una panchina – ha raccontato a La Nazione uno dei giovani presenti quella notte nel locale pievese – è stato terribile. Ho avuto paura per la sua vita. Sapere che si sta riprendendo è un vero sollievo".
D. Mil.