Arezzo, 23 ottobre 2024 – In continuità con la precedente stagione, nel 2024/25 si conferma al Teatro Mecenate di Arezzo La danza che muove, la rassegna di danza contemporanea rivolta ad un pubblico ampio ed eterogeneo, curata da Sosta Palmizi con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze; finanziata dall’Unione Europea – Next Generation EU e con il sostegno del Comune di Arezzo, Fondazione Guido d'Arezzo, UnicoopFirenze – sez. soci Arezzo.
Appuntamento di apertura domenica 27 ottobre alle 17:00: in prima regionale verrà presentato al pubblico aretino perAria, l’ultimo lavoro dedicato alle nuove generazioni firmato da Giorgio Rossi in collaborazione con Savino Maria Italiano. In scena le due danzatrici Verdiana Gelao e Anna di Bari e l’attore Savino Maria Italiano, attraverso un linguaggio giocoso e leggero, coinvolgono il pubblico in storie e avventure ispirate all’elemento aria.
Con la libertà di spirito tipica dell’infanzia, la leggerezza e profondità della fantasia, perAria trasforma una piccola stanza in un luogo di grandi avventure: a occhi chiusi e orecchie ben aperte, l’aria e il vento spifferano storie incredibili! Le parole e danza dei tre protagonisti coinvolgeranno i presenti che verranno condotti in quello strano e immaginifico paese, Anarea il paese senza venti, dove tutto è fermo e riuscire a muoversi è una sfida affascinante. O nel Paese dei Cappelli Volanti, dove le folate di vento sono talmente forti da scambiare i cappelli e le identità delle persone! PerAria accompagna il pubblico in un mondo dove la logica degli adulti diventa sempre più rarefatta e lascia spazio alla curiosità, allo stupore, alla creatività, al gioco e alle emozioni, invitando lo spettatore a diventare più leggero e a stare (…almeno per la durata dello spettacolo) un po’ di più con la testa perAria!
A seguire, lo spettacolo sarà in replica matinée lunedì 28 ottobre alle 9:00 e alle 11:00, per le scuole del territorio, che avranno inoltre modo di incontrare i protagonisti e il coreografo per uno spazio libero di domande e approfondimento. La dedica delle 11:00 verrà dedicata nello specifico all’Istituto Comprensivo Severi nell’ambito del progetto Quello che ci muove che vede Giorgio Rossi attualmente attivo anche sul fronte della formazione con un laboratorio sui temi dello spettacolo perAria, che da ottobre a novembre coinvolge gli alunni in maniera diretta ed esperienziale.
Bio autori
Giorgio Rossi, co-fondatore della storica Compagnia Sosta Palmizi e della successiva Associazione di cui è tuttora co-direttore artistico insieme a Raffaella Giordano, all’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri, ha capito che il teatro era la sua vita. Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri (Kantor, Brook, Bausch, Carlson) e, con alcuni‚ ha imparato l’arte scenica‚ sia come allievo che come interprete. Ha collaborato con numerosi artisti di altri campi come: P. Fresu, B. Bertolucci, T. Gilliam, S. Benni, P. Turci, L. Poli, D. Riondino, P. Rossi, Banda Osiris, G. Mirabassi, M. Rabbia, M. Baliani e tanti altri. Con i suoi spettacoli ha girato il mondo grazie all’universalità dell’arte poetica del movimento. Oggi, oltre a proseguire il suo percorso di coreografo e danzatore, crea spettacoli rivolti al pubblico delle nuove generazioni. Da molti anni svolge in Italia e all’estero una sensibile attività legata alla formazione. Savino Maria Italiano, attore, danzatore e regista si occupa di teatro fisico e d'immagine. Si forma seguendo i principi di grandi maestri del teatro e della e sviluppa la sua professionalità grazie all'incontro con figure di rilievo provenienti da vari ambiti del contemporaneo (C. De Maglio, P. Byland, C. Boso, G. Rossi, Compagnia Pilobolus, M. Abbondanza e M. Monetta). Lavora a livello nazionale e internazionale anche nell’ambito della pedagogia teatrale. Partendo dalle tecniche espressive della maschera della commedia dell'arte la sua ricerca è rivolta agli aspetti contraddittori, grotteschi e al superamento del concetto classico di maschera e di classificazione dei generi teatrali, muovendosi verso la concezione del performer in quanto cre-attore sulla scena