Arezzo, 24 febbraio 2024 – Oggi il quarto appuntamento con il Festival Arezzo Science Lab organizzato da Feltrinelli e Biblioteca.
Alle 18 arriva Aldo Cazzullo all’Auditorium Guido d’Arezzo
del Centro Affari. Qui si svolgerà l’incontro con il popolare personaggio del giornalismo e della televisione basato sul suo ultimo lavoro «Quando eravamo i padroni del mondo» (Harper Collins).
L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si
sono presentati come eredi degli
antichi romani: l’Impero romano
d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi
fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark
Zuckerberg, grande ammiratore
di Augusto. Roma vive. In tutto il
mondo le parole della politica
vengono dal latino: popolo, re,
Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni
tempo, da Dante a Hollywood.
Hanno dettato le regole della
guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. A noi
italiani in particolare i romani
hanno dato le strade, la lingua, lo
stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. Il libro racconta la
fondazione mitica di Roma, dal
mito letterario di Enea a quello di
Romolo. L’età repubblicana, con
gli eroi tra cui molte donnem, disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina
e di rivoluzionari come Spartaco,
lo schiavo che ha ispirato ribelli
di ogni epoca. La straordinaria
storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi
l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne
cristiano. Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce
il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila. Aldo Cazzullo da 35 anni racconta i principali eventi italiani e
internazionali, prima sulla Stampa poi sul Corriere della Sera, di
cui ora è vicedirettore e responsabile della pagina delle Lettere.
Ha pubblicato trenta libri sulla
storia e l’identità italiana, vendendo un milione e mezzo di copie. L’ultimo, Mussolini il capobanda, ha superato le 150 mila.
Conduce su La7 «Una giornata
particolare». Quando eravamo i
padroni del mondo. Roma: l’impero infinito è il suo primo li