Amiata Festival, giovani alla riscossa Baglini e Chiesa la coppia d’oro

La rassegna apre con il pianista e la violoncellista, accompagnati dall’Orchestra Calamani unica under 35

Amiata Festival, giovani alla riscossa Baglini e Chiesa la coppia d’oro

Una serata speciale dedicata a Mozart, con protagonisti il pianista Maurizio Baglini e l’Orchestra Vittorio Calamani di Orvieto, unica filarmonica under 35 italiana la cui freschezza e talento non potranno che stupire.

Andrà in scena oggi alle 19 il primo appuntamento agostano dell’Amiata Piano Festival 2023 a Cinigiano. Se da 18 anni il suono della natura amiatina si fonde con le sfidanti proposte musicali della coppia d’arte e vita Maurizio Baglini e Silvia Chiesa, grazie al sodalizio con la Fondazione Bertarelli, l’Orchestra Calamani, nata appena quattro anni fa, rappresenta al meglio una nuova generazione di straordinari musicisti: una ventata di entusiasmo, passione e competenza in un repertorio senza tempo.

Sarà insomma un Mozart "scoppiettante" (concerti per pianoforte e orchestra n. 11 in fa maggiore K. 413, n. 12 in la maggiore K. 414, n. 13 in do maggiore K. 415).L’Amiata Piano Festival viene a essere così una delle rassegne più orientate al futuro dell’estate 2023.

Una rassegna decisamente ricca: la giornata di domani sarà dedicata ad alcune delle pagine più romantiche di Ciajkovskij grazie al trio internazionale Stradivarius, tra i massimi interpreti della musica da camera russa nel mondo (da "Souvenir d’un lieu cher" op. 42 per violino e pianoforte: n. 1 "Méditation", da Sei pezzi op. 51 per pianoforte: n. 6 "Valse sentimentale", Pezzo capriccioso in si minore op. 62 per violoncello e pianoforte, Valse-Scherzo in do maggiore op. 34 per violino e pianoforte, Trio per violino, violoncello e pianoforte in la minore op. 50).

Sabato, invece, sarà la volta del Grand Tour Beethoven, cioè il progetto ideato dal genio di Louis Lortie per l’integrale delle sinfonie beethoveniane nella trascrizione per pianoforte virtuoso di Franz Liszt. (sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36, Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92). La seconda e la meravigliosa settima saranno dunque presentate da due giovani di grandissimo talento: il ventisettenne italiano Alex Trolese e il trentenne tedesco- israeliano Ido Ramot, già enfant prodige che debuttò a soli nove anni con la Johannesburg Symphony Orchestra. Chiuderà il lungo week end il tributo a Leonard Bernstein ed alle pagine più famose dell’american songbook con il Gabriele Coen Jazz Quintet, fra i protagonisti più stimati della scena jazz europea. Ogni concerto prevede, nell’intervallo, un momento degustazione con le eccellenze gastronomiche del territorio e i vini della cantina Collemassari Wine Estates.

Angela Gorellini