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Arte, patrimonio condiviso. Un mecenate anonimo per Santissima Annunziata

Quasi due milioni di euro raccolti con l’Art Bonus: 32mila da un benefattore. Il principale santuario mariano di Firenze potrà così tornare all’antico splendore.

Arte, patrimonio condiviso. Un mecenate anonimo per Santissima  Annunziata

Arte, patrimonio condiviso. Un mecenate anonimo per Santissima Annunziata

Arte, devozione, storia secolare di Firenze. Varcando le porte della Santissima Annunziata, principale santuario mariano della città, si respira tutto questo. Uno scrigno di capolavori e sacralità che merita di essere preservato in ogni suo angolo. L’ha pensata così un anonimo benefattore fiorentino, che ha scelto di donare 32mila euro per la salvaguardia della basilica. Proprio grazie al suo contributo in Art bonus, e alla sua generosa sensibilità, potrà prendere il via il restauro del ciborio eucaristico a sezione ottagonale, che si erge sull’altare maggiore, risalente al 1655 e oramai necessitante di un intervento per la conservazione delle parti metalliche decorate.

Ma questo è solo l’ultimo dei restauri realizzati nel corso degli anni nella basilica della Santissima Annunziata, per un importo complessivo di oltre 1,7 milioni di euro. Basti pensare, tra i vari interventi, a quelli realizzati grazie al finanziamento di Friends of Florence, come il restauro interno della cappella di San Nicola per circa 230mila euro, alle porzioni della Cappella Galli per 20mila euro, al restauro del Ciborio nel Coro dell’Annunziata per oltre 32mila euro, all’ultimazione dei restauri nella cappella del Soccorso per oltre 240mila euro, al restauro dell’oratorio per 50mila euro, mentre è in programmazione la modifica della cristalliera dell’affresco dell’Annunziata per 20mila euro. Con il finanziamento della Fondazione CR Firenze è stata invece realizzata la prospezione interna ed esterna della basilica per 210mila euro.

Sempre in regime di Art bonus è stata realizzata la sistemazione dell’impianto elettrico per 420mila euro, poi completata con il contributo da privati per 55mila euro, e con 440mila euro di contributo del Comune di Firenze. Inoltre, il restauro dei marmi del coretto è stato reso possibile grazie a una donazione di 14mila euro da parte dei fedeli. A questi interventi si sono aggiunti i lavori di manutenzione ordinaria da parte del Comune. Più in generale, per la conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico cittadino, l’amministrazione comunale negli ultimi cinque anni ha realizzato interventi per circa 6,5 milioni di euro attraverso il progetto Florence I Care.

"Ancora una conferma dell’importanza della collaborazione tra Comune di Firenze e soggetti privati - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Il sostegno di privati, come nel caso del donatore fiorentino che ha finanziato il restauro del ciborio, mette in risalto l’efficacia di un lavoro portato avanti per creare una sinergia che non solo preserva i beni artistici della città, ma promuove anche un senso di responsabilità condivisa verso la nostra cultura e la nostra storia".