Capitale della cultura . La Valdichiana ci crede: "Per il 2026 ci siamo noi"

I sindaci dei dieci Comuni del versante senese hanno presentato la candidatura "Traguardo davvero significativo perché certifica la capacità di cooperazione".

È l’unica località toscana finalista nella corsa alla candidatura come Capitale italiana della cultura 2026. L’Unione dei Comuni Valdichiana Senese è stata ammessa dalla giuria, con il proprio progetto, tra i dieci che saranno valutati a marzo, quando arriverà il verdetto. Prosegue la mobilitazione sociale e culturale a Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda, rafforzando il coinvolgimento del territorio e dei partner regionali, nazionali e internazionali. Il traguardo ha un ulteriore valore: è la prima volta che un’Unione dei Comuni accede alla valutazione per l’attribuzione del titolo conferito dal Ministero della Cultura.

"Se la Valdichiana Senese sarà città della cultura italiana 2026, la Regione investirà un milione di euro per la sua valorizzazione e per presentarne al meglio l’offerta - ha detto ieri il presidente della Toscana, Eugenio Giani –. Al raggiungimento di questo traguardo ha influito lo straordinario ritrovamento archeologico a San Casciano dei Bagni, la scoperta del secolo. Con le ultime 24 statue in bronzo si è arricchita una rosa di richiami storico-culturali unici. Facciamo il tifo per la vittoria ma, in caso contrario, per premiare questo sforzo straordinario, assegneremo comunque alla Valdichiana Senese il riconoscimento di Città toscana della cultura, come facemmo con Volterra".

Presenti alla presentazione dell’obiettivo raggiunto i dieci sindaci dei Comuni interessati: Agnese Carletti presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e sindaca di San Casciano dei Bagni, Edo Zacchei di Sinalunga, Giacomo Grazi di Torrita di Siena, Andrea Francini di Trequanda, Michele Angiolini di Montepulciano, Andrea Marchetti di Chianciano Terme, Gianluca Sonnini di Chiusi, Francesco Landi di Sarteano, Roberto Cottini di Cetona e Manolo Garosi di Pienza. "Questo traguardo è davvero significativo – ha detto Agnese Carletti - perché certifica la capacità di cooperazione tra dieci enti e altrettante comunità. Siamo grati al direttore di candidatura Filippo Del Corno, al Comitato promotore, al Comitato scientifico e all’unità operativa coordinata dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte: ora siamo ancor più determinati ad affrontare la valutazione finale".

Lisa Ciardi