“Carmen: l’ultimo incontro”: AidaStudioProduzioni da un’idea di Elena Marazzita

Prima nazionale al Teatro Petrarca lunedì 25 novembre alle 21 Grande attesa per la prima nazionale dello spettacolo di AidaStudioProduzioni che vede protagonista Rossella Brescia nel ruolo di Carmen.

rossella brescia

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Arezzo, 21 novembre 2024 – “Carmen: l’ultimo incontro”: AidaStudioProduzioni da un’idea di Elena Marazzita

Prima nazionale al Teatro Petrarca lunedì 25 novembre alle 21

Grande attesa per la prima nazionale dello spettacolo di AidaStudioProduzioni che vede protagonista Rossella Brescia nel ruolo di Carmen.

“Carmen: l’ultimo incontro” nasce da un’idea di Elena Marazzita, è prodotto da AidaStudioProduzioni su testo di Debora Pioli con la regia di Marco Voleri, lo spettacolo vanta il patrocinio di Amnesty Internazional Italia e si inserisce nella programmazione de “La Toscana delle Donne” della Regione Toscana.

“Sensibilizzare la cittadinanza su un tema così drammaticamente al centro delle cronache - sottolinea l’assessore Giovanna Carlettini - è un’attività importante ed è per tale motivo che l’assessorato alle pari opportunità ha voluto ad Arezzo un panorama di eventi ricco, appassionante e totalmente gratuito, peraltro già iniziato. L’appuntamento attorno a cui ruota il calendario, anche perché cade nella giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, è la riproposizione di un classico immortale. Il suo quarto e ultimo atto viene rivisitato in chiave moderna e coinvolgente. Il titolo è emblematico e ricorda che l’appuntamento fatale per la protagonista lo è purtroppo anche per tante donne che accettano di rivedere un ex compagno. L’intento è fare riflettere sui femminicidi che avvengono reiteratamente e sul momento che spesso li precede: essi si consumano infatti dopo un estremo e definitivo tradimento nei confronti delle donne che danno credito a un ingenuo tentativo di chiarimento o addirittura riappacificazione”.

“Quasi sempre l’ultimo appuntamento è lo scenario costante dei femminicidi, la trappola mortale tesa da chi non accetta la fine di un amore - dichiara Cristina Manetti, capo di Gabinetto della presidenza e ideatrice de La Toscana delle Donne. Le storie, le relazioni mai sono schematiche e gli amori che finiscono raramente portano a un addio condiviso. Ma l’ultimo appuntamento preteso o supplicato dal maschio che è stato lasciato si trasforma troppo spesso in un agguato pericoloso. Dobbiamo dire basta e non considerare l’ultimo appuntamento un atto dovuto o dettato da buone norme di comportamento. Questa Carmen, con la sua storia intensa, lascia un monito, un altro, che ci dice che noi donne dobbiamo essere più preparate e non sottovalutare alcunché”.

“Da quel suo ultimo incontro - aggiunge Elena Marazzita ideatrice dello spettacolo - parte questo progetto che con musica, danza e parole si propone di rileggere l’opera riflettendo sugli attuali tragici fatti di cronaca legati ai femminicidi. Cosa spinge i due a rivedersi, nonostante tutto sia contro tale incontro? La tragedia è davvero sempre solo fatalità, destino? Si poteva evitare? La dinamica del femminicidio segue un copione? Molte volte sì ed è su questo aspetto che la produzione intende fare luce sensibilizzando la collettività e producendo valore attraverso l’arte del teatro e del racconto. Don José ucciderà la donna che crede di amare e lo farà nel momento in cui si renderà conto che tutto è finito e non la potrà più avere”.

“Quasi sempre l’ultimo appuntamento è lo scenario costante dei femminicidi, la trappola mortale tesa da chi non accetta la fine di un amore - aggiunge Cristina Manetti, capo di Gabinetto della presidenza e ideatrice de La Toscana delle Donne. Le storie, le relazioni mai sono schematiche e gli amori che finiscono raramente portano a un addio condiviso. Ma l’ultimo appuntamento preteso o supplicato dal maschio che è stato lasciato si trasforma troppo spesso in un agguato pericoloso. Dobbiamo dire basta e non considerare l’ultimo appuntamento un atto dovuto o dettato da buone norme di comportamento. Questa Carmen, con la sua storia intensa, lascia un monito, un altro, che ci dice che noi donne dobbiamo essere più preparate e non sottovalutare alcunché”.

Al Petrarca, nello specifico, andrà in scena un reading musicale liberamente ispirato al capolavoro di Georges Bizet con Rossella Brescia voce recitante e danzatrice, accompagnata dal ballerino Amilcar Moret, dal mezzosoprano Mariangela Zito, dal pianista Andrea Tobia, dal violoncellista Alessandro De Felice, dalla voce di Francesco Montanari nel ruolo di Don José. Agatha Fuoco, infine, interpreterà il ruolo della piccola Carmen.

La Carmen di Bizet, fin dalla sua prima rappresentazione, suscitò forti perplessità; anzi, ancor prima, durante la preparazione, fu duramente ostacolata per i temi forti, l’immoralità della protagonista e la fine tragica. Ma ciò non fermò Bizet: convinto della bontà di ciò che stava facendo, portò a termine la sua Carmen così come aveva in mente. Ed ebbe ragione perché questo capolavoro non smette di affascinare gli spettatori rappresentando una storia oggi attuale più che mai. Con questa produzione si porta in scena la straordinaria interpretazione di Rossella Brescia che tra danza e parole interpreta Carmen, personaggio femminile forte, anticonformista, tragicamente moderno, una donna come poche: zingara, bellissima, passionale, incantevole. La sua modernità nasce dal suo slancio vitale fortissimo, dall’amore smisurato per la libertà e dal desiderio di indipendenza personale. La musica di Bizet enfatizza il suo modo di fare irridente, il suo vivere nell’attimo, come se la vita fosse leggera, leggerissima, tanto da poterla passare così, di slancio, come in una corsa a perdifiato, senza esitazioni, senza compromessi e con tutti i rischi che ciò comporta. Ma Carmen compie un errore terribilmente attuale: accettare un ultimo incontro.