Nella Giornata Mondiale della Radio il nome di Guglielmo Marconi è protagonista assoluto, così come il piccolo borgo di Coltano in provincia di Pisa. Nel 1910 a Coltano furono infatti lanciati nell’etere i primi impulsi elettrici della Stazione Radiotelegrafica costruita da Guglielmo Marconi; la prima d’Italia e una delle prime nel mondo, che ha reso il borgo uno dei centri vitali per lo sviluppo delle comunicazioni wireless. Quei giorni sono però ormai lontani e la stazione è stata abbandonata da tempo, rimanendo un rudere. La speranza di Coltano è tornata nel 2017, quando un gruppo di persone ha voluto riprendere in mano il lascito di Marconi, creando una stazione radio e web tv chiamata Radio Coltano Marconi con l’obiettivo di ridare vita a Coltano.
"Il progetto - spiega Fabio Cosci, creatore di Radio Coltano Marconi - è nato in funzione dell’eredità di Guglielmo Marconi: noi lavoriamo per dare il giusto riconoscimento al borgo di Coltano, che ha dato inizio alle radiocomunicazioni in Italia e nel mondo, e soprattutto puntiamo al recupero della Stazione Telegrafica di Marconi. Con la nostra radio mandiamo in etere le attività e i convegni che vengono realizzati in loco, nelle quali spesso ci impegnamo in prima persona come il museo della radio, nato da un percorso preciso per riunire tutte le enti che credono nelle nostre iniziative. Grazie a queste attività abbiamo avuto modo di conoscere Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, che crede nella nostra volontà di mantenere inalterata la memoria del padre".
Il recupero della stazione radiotelegrafica è però un processo molto più lungo e complicato, come spiega Fabio Cosci. "Il Comune di Pisa ha inserito nel suo bilancio una cifra di circa un milione di euro per il recupero della Stazione, che però necessita di circa 2 milioni e mezzo di euro. Quando troveremo un partner che possa compensare il gap economico mancante, avverrà il recupero. Inoltre la proprietà della stazione è demaniale e il Comune non può intervenire nei possessi del demanio. In questi anni l’attività del sindaco è andata avanti e sono arrivati quasi alla definizione del passaggio di proprietà dal demanio al comune. Avvenuto ciò - continua - abbiamo dei progetti per rendere la stazione un polo museale e universitario, dedicato al proseguimento di un progetto di telecomunicazioni, sempre seguendo l’eredità di Guglielmo Marconi".
Mario Ferrari