La nuova edizione di Pianeta Terra Festival parte sotto i migliori auspici. Lucca da ieri ospita per il secondo anno la manifestazione che mette al centro lo stato di salute del nostro pianeta, nata grazie all’idea degli editori Laterza e la promozione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ieri all’inaugurazione tutto esaurito per la lectio tenuta dal professor Alessandro Barbero, docente universitario, saggista e divulgatore, sul tema “Chi è stato veramente Francesco”, che ha riscosso un’enorme partecipazione di pubblico. Al professor Stefano Mancuso, direttore scientifico della manifestazione chiediamo come parte quest’anno Pianeta Terra Festival.
"Al momento direi bene, è stata appena inaugurata, ma quello che colpisce è l’interesse da parte di moltissime persone; chiamano per sapere come poter partecipare anche perché, quest’anno, abbiamo messo insieme ospiti straordinari che arrivano da mezzo mondo".
Avete introdotto il sottotitolo “La rete della vita”, qual è il significato?
"Vogliamo capire qual è lo stato delle biodiversità: insomma, come se la passano gli altri esseri viventi e perché dobbiamo occuparcene, non solo eticamente ma come scelta opportunistica. Parleremo dello stato in cui si trova il mare, il ghiaccio, l’aria, le piante, nel solco che traccia anche Papa Francesco nella sua “Laudate Deum”".
Tanti nomi di spicco, chi indica fra i tanti prestigiosi relatori?
"Ve ne sono tanti, molto bravi, ovviamente fra tutti Barbero e Recalcati (stasera alle 21 in San Francesco, ndr); vorrei però sottolineare due eventi. Uno con la biologa Emanuela Evangelista che vive da 20 anni in Amazonia, lì si è sposata, e che ci parlerà della sua esperienza di vita che trascorre in una palafitta da vera esploratrice (Orto botanico, domenica 8 ore 17.30, ndr). Il secondo è l’appuntamento con George Mombiot, giornalista del “Guardian” che interverrà sul futuro dell’umanità parlando del suolo (San Francesco, domenica 9 alle 12, ndr)".
Insomma, un festival molto interessante.
"Quello di cui ci stiamo accorgendo è che la manifestazione è diventata un punto di riferimento in termini di comunità di persone; questo era ed è il nostro obiettivo: ciò significa che attirando sapere, diffondiamo conoscenza e consapevolezza tra la gente".