
Didone ed Enea, un amore tragico Il mito greco in versione Chigiana
Il grande ritorno del barocco a Siena con ‘Didone ed Enea’, il capolavoro di Henry Purcell, ed ‘Elissa’, di Henry Fourès. Stasera e domani, alle 21,15 al Teatro dei Rinnovati debutta questo doppio allestimento, frutto della co-produzione dall’Accademia Chigiana di Siena con il Mozarteum di Salisburgo. Uno degli appuntamenti clou del Chigiana International Festival, dedicato a una straordinaria figura femminile, protagonista dell’opera in tre atti di Purcell, su libretto di Nahum Tate, e in modo ancora più intimo di quella di Fourès, su libretto di Elisabeth Gutjahr, che si presenta al pubblico come un’opera nell’opera, prologo ed epilogo del ‘Didone ed Enea’, ulteriore approfondimento dedicato alla protagonista, Elissa, nome fenicio originario proprio di Didone. "La Chigiana nasce con la musica barocca – afferma il direttore artistico, Nicola Sani – perché le primissime iniziative negli anni Trenta, e in particolare con la nascita della settimana musicale senese nel 1939, si sono contraddistinte per l’interesse nei confronti del repertorio di Vivaldi e dei suoi contemporanei. Non era scontato, in quell’epoca, perché Vivaldi era quasi totalmente sconosciuto. Allora la ricerca sulla musica barocca era appena agli inizi, ma anche grazie all’impulso dato proprio dalla Chigiana si è poi sviluppata un’attenzione particolare, in Europa, rivolta a una prassi esecutiva storicamente informata. Il che vuol dire eseguire le opere nella maniera più corretta in rapporto alla sonorità della loro epoca. Un approccio filologico".
Per farlo occorre un insegnamento specifico, ed è proprio quello che la Chigiana ha voluto fare con i suoi otto corsi dedicati alla musica barocca. Un programma ambizioso, realizzato in collaborazione con l’università Mozarteum di Salisburgo, il cui dipartimento di musica antica è diretto da Vittorio Ghielmi, uno dei più noti interpreti e direttori della musica barocca. Un sodalizio tra due capitali della musica, che ha fatto di Siena uno dei principali centri europei del periodo estivo.
"Quest’anno – prosegue Sani – in occasione nel nostro centenario abbiamo voluto caratterizzare ancora di più questo legame con il nuovo allestimento di ‘Didone ed Enea’ di Henry Purcell, uno dei più bei titoli del repertorio barocco. E per sottolinearne la modernità, abbiamo commissionato una nuova creazione al compositore francese Henry Fourès, che ci rivela la natura più intima di Didone, non della regina ma della donna. Chi era? Quali erano i suoi desideri? Qual era il mondo con cui si dovette confrontare prima di arrivare a Cartagine?". Un racconto che incrocia temi di estrema contemporaneità. "Sia lei che Enea in fondo sono due profughi – conclude Sani – che vengono da due guerre. I personaggi attraversano il Canale di Sicilia, oggi teatro della tragedia dei migranti. Impossibile non pensare a un parallelismo, come ci viene suggerito dalla bella regia dell’inglese Rosamund Gilmore. Ancora una volta la Chigiana vuole sottolineare infatti che la musica non è solo intrattenimento, ma anche occasione per riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo". Riccardo Bruni