È tutto pronto ad Arezzo per “Il Polifonico”, il più antico festival internazionale d’Europa

350 cantanti da tutto il mondo per il festival corale più antico d'Europa, con formazioni dalle Filippine a Hong-Kong

polifonico

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Arezzo, 13 agosto 2024 – È tutto pronto ad Arezzo per “Il Polifonico”, il più antico festival internazionale d’Europa (nato nel 1952) dedicato alla musica corale che dal 20 al 25 agosto porterà concerti, concorsi, convegni e masterclass con esperti e artisti da tutto il mondo nei luoghi più suggestivi della città di Guido Monaco. Un programma che spazia dalla musica sacra alla musica profana, passando per il canto monodico liturgico medievale e il canto popolare.

Al cuore del programma, il 72/o “Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo”, insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica, che vedrà le esibizioni di 350 coristi, provenienti dalle Filippine a Hong-Kong, dall’Italia alla Germania, dalla Spagna alla Francia, fino a Polonia e Indonesia. Undici eccellenze della musica corale internazionale saranno valutate da una giuria di eccezione, composta da Giovanni Acciai, Giovanni Conti, Denise Fedeli, Georg Grün, Theodora Pavlovitch, William Thomas e Leon Shiu Wai Tong.

Sabato 24 agosto presso l’Auditorium Caurum Hall appuntamento da non perdere con la proclamazione del vincitore del “Gran Premio Città di Arezzo”, selezionato tra i premiati del Concorso Polifonico, che parteciperà di diritto al Gran Premio Europeo di Canto Corale 2025 (European Grand Prix for Choral Singing – EGP). A questa ‘competizione delle competizioni’ si sfideranno i cori che nel corso del 2024 hanno conquistato i più prestigiosi concorsi europei e cioè, oltre quello di Arezzo, l’International May Choral Competition of Varna (Bulgaria), il Béla Bartok International Choral Competition of Debrecen (Ungheria), l’International Choral Competition “Gallus” of Maribor (Slovenia), il Riga Sings - International Choir Competition di Latvia e il Certamen Coral de Tolosa (Spagna).

La manifestazione è organizzata da Fondazione Guido d’Arezzo – ente presieduto dal sindaco della città Alessandro Ghinelli e diretto da Lorenzo Cinatti; la direzione artistica è di Luigi Marzola, con il supporto dei partner Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze e il contributo di Unoaerre italian Jewellery, Discover Arezzo, Gruppo Santafiora Sorgenti Toscane e Fraternita dei Laici.

Gli eventi, tutti a ingresso libero, si terranno tra l’Auditorium Caurum Hall “Guido d’Arezzo”, il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, la Basilica di San Domenico, il Teatro Pietro Aretino, la Fortezza Medicea e la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato.

A inaugurare il festival, mercoledì 21 agosto alle 21 presso la Basilica di San Domenico, il concerto del prestigioso KammerChor di Saabrücken, uno dei principali cori da camera della Germania, guidato dal suo fondatore e direttore Georg Grün. Per l’occasione sarà eseguito “Per aspera ad astra”, un programma speciale che spazierà tra musiche dall’800 al tardo Novecento, dal "Christus factus est” di Anton Bruckner al “Resignation” ed “Einkehr” di Hugo Wolf, dalla “Lacrimosa” di Calixto Alvarez al "Warum ist das Licht gegeben” di Johannes Brahms, passando per “Von 55 Engeln behütet” di Wolfram Buchenberg,“Taaveti laul 104”, “Taaveti laut 141” e “Õnnis on inimene” di Cyrillus Kreek, “Ein altes Friedenslied” di Thomas Krämer, “Stabat Mater” di Vytautas Barkauskas e “Friede auf Erden” di Arnold Schönberg.

Giovedì 22 e venerdì 23 il tanto atteso Concorso che proporrà un repertorio che spazia dal Cinquecento al tardo Novecento, toccando il Medioevo e con una sezione dedicata al Petrarca con l’esibizione degli 11 cori, ovvero il LandesJugendChor Saar dalla Germania, il Regional Youth Choir Inspirations e Le Quintette Vocal dalla Francia, il Coro la Rupe nostrano, Imusicapella dalle Filippine, il Vox Angelica Choir e il Los Cantantes de Manila dall’Indonesia, il Nuove Voci dalla Polonia, il Coro Sinfonico della Escuela Coral Municipal di Torrevieja dalla Spagna e le due formazioni del St. Paul's Co-educational College Treble Choir - voci bianche e ensemble vocale - di Hong-Kong (il 22.08 ore 15 presso l’Auditorium Caurum Hall “Guido d' Arezzo”, il 23.08 ore 9 presso la Basilica di San Domenico e ore 15 presso l’Auditorium Caurum Hall). La Cerimonia di Premiazione è prevista per sabato 24 ore 19 presso l’Auditorium Caurum Hall alla presenza di istituzioni e partner.

Nel parco della Fortezza Medicea venerdì 23 agosto dalle ore 21.15 si svolgerà il 39° Festival Internazionale di Canto Popolare durante il quale si esibirà come coro ospite quello folkloristico de “I Cardellini del Fontanino”, il gruppo vocale maschile rappresentato dagli ultimi e unici interpreti del '"bei", un canto di origine, provenienza e datazione sconosciute, sviluppatosi nel paese da oltre cento anni e caratteristico della provincia di Grosseto: una delle pochissime tradizioni di canto a cappella autenticamente popolari sopravvissute in Italia.

A conclusione della manifestazione, domenica 25 agosto alle ore 10.30 nella Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo Mons. Riccardo Fontana con la partecipazione del Coro La Rupe e della Cappella Musicale della Cattedrale diretta dal maestro Cesare Ganganelli.

Da segnalare la giornata del 24 agosto all’insegna del confronto e della crescita: partenza alle 9,30 con la tavola rotonda “Il canto gregoriano oggi: stato attuale e prospettive future” presso il Teatro Pietro Aretino (via Bicchieraia, 26) in cui esperti e studiosi del repertorio dibatteranno sulla situazione in Europa e nelle applicazioni pratiche, tra cui Giovanni Acciai, professore di Paleografia musicale al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Giovanni Conti, gregorianista – musicologo, Presidente AISCGre, Don Alberto Donini, docente di Musica sacra – Studio Teologico Paolo VI di Brescia. Segue alle ore 12 l’incontro fra le autorità cittadine con i direttori di coro, la giuria e gli invitati.

Nel programma, la masterclass del M° Georg Grün che si svolgerà martedì 20 e mercoledì 21 presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II rivolta agli studenti della Scuola Superiore per Direttori di Coro della Fondazione Guido D’Arezzo.

Per festeggiare il 40° anno di fondazione di Feniarco, la Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali, nata ad Arezzo nel 1984 e che associa attualmente oltre 2700 cori, è stata organizzata l’edizione “sperimentale” del “Gran Premio Corale Italiano”, che coinvolgerà i cori vincitori dei Concorsi nazionali aderenti alla rete della federazione e andrà ufficialmente a regime dal 2025. Appuntamento quindi mercoledì 21 agosto ore 17 all’Auditorium Caurum Hall con le esibizioni del Coro La Rupe (Quincinetto), vincitore del Trofeo Città di Vittorio Veneto e del “Concorso nazionale Luigi Pigarelli”, di Resonar Vocal Ensemble (Roma), vincitore del Concorso corale polifonico del Lago Maggiore, del Gruppo vocale Garda Trentino (Riva del Garda), vincitore del Concorso corale nazionale “Città di Fermo”, e del Piccolo coro del Teatro A. Rendano (Cosenza), vincitore del Concorso corale nazionale “Antonio Guanti”.

Afferma Lorenzo Cinatti, direttore di Fondazione Guido d’Arezzo, organizzatore della manifestazione: “Siamo molto felici di questa nuova edizione del Polifonico, un evento sempre più importante, per l’Italia e oltre, che porta ad Arezzo moltissime persone che vogliono vivere un’esperienza unica, immergendosi in musiche e atmosfere dal mondo. Di particolare valore anche il Gran Prix europeo, una rete reale di eccellenze in cui ognuna delle realtà coinvolte ogni anno impiega forze e cure personali per salvaguardare la musica di qualità. La scorsa edizione ha fatto registrare il sold out delle strutture ricettive; anche online c’è stato un gradimento notevole: i social network hanno registrato 750.000 impression, dall’Europa agli USA, all’Indonesia, numeri significativi per una kermesse di musica colta”.

Aggiunge il direttore artistico Luigi Marzola: “Sono molto soddisfatto del programma che proponiamo quest’anno. E anche che tanti illustri colleghi abbiano accettato il nostro invito a vivere il Polifonico in prima persona, partecipando anche a incontri e tavole rotonde. Al di là della partecipazione durante il festival, trovo di particolare rilievo il lascito ogni anno della manifestazione. Ad esempio, la particolare attenzione rivolta dal concorso Polifonico alla formazione di nuovi repertori grazie al concorso internazionale di composizione che hanno laureato giovani compositori i cui brani hanno avuto larga diffusione, attraverso la stampa delle opere e la loro esecuzione da parte dei cori di tutto il mondo. Noi tuteliamo le composizioni vincitrici inserendole come brano d’obbligo e invitiamo i compositori che possono così sentire la propria opera eseguita al meglio. Infine, una nota sull’importanza della sezione di Canto Gregoriano (il nostro è l’unico concorso ad avere una parte dedicata a questo) e il Festival Internazionale di Canto Popolare”.