“Echi di realtà” di Domenico Silvestri e Fabio Presti alla Galleria SanLorenzo Arte di Poppi

Giovedì 18 luglio la preview nell’ambito di “Naturalmente pianoforte”. Sabato 20 luglio l'inaugurazione della mostra

Arezzo, 15 luglio 2024 – Dal 20 luglio all’8 settembre 2024 la Galleria SanLorenzo Arte di Piazza Bordoni 4, a Poppi ospita “Echi di realtà”, doppia personale di Fabio Presti e Domenico Silvestri a cura di Silvia Rossi.

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19, a ingresso libero e gratuito.

Sabato 20 luglio, alle ore 18, l’inaugurazione ufficiale. La mostra è il terzo appuntamento di “Mappature 24 – Geografie dell’arte contemporanea”, rassegna che da marzo a novembre 2024 porterà in Casentino mostre, performance e altri eventi artistici e culturali.

Da segnalare che giovedì 18 luglio, alle ore 20.30, ci sarà una preview esclusiva della mostra, in collaborazione con il festival “Naturalmente pianoforte” e il Comune di Poppi, per i visitatori del concerto di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello “Il cielo è pieno di stelle. Omaggio a Pino Daniele” che si svolgerà in piazza Bordoni.

LA MOSTRA

Con la mostra “Echi di realtà” di Domenico Silvestri e Fabio Presti, la Galleria SanLorenzo Arte esplora il sottile confine tra concretezza e immaginazione, tra l'esperienza quotidiana e il mondo onirico.

Domenico Silvestri ci invita a entrare in un mondo popolato da figure umane immerse in situazioni ora ironiche ora malinconiche, caustiche e talvolta irriverenti. La sua arte non segue un tema specifico, ma è ispirata da eventi che spaziano dal personale a quelli che attraversano la quotidianità di tutti noi. L’artista valtellinese cattura immagini che sfuggono alla retorica e alla monotonia, mettendo in evidenza aspetti nascosti e vibranti della realtà. Attraverso la pittura, egli crea una dimensione che va oltre il contingente, traslando eventi quotidiani in narrazioni visive potenti.

Fabio Presti, dall'altra parte, concentra la sua ricerca sulle architetture, costruendo i suoi lavori strato per strato con tecniche miste che includono resine, ruggine e polvere di marmo. Ogni opera fortemente materica dell’artista di origine siciliana e lombardo d’adozione è un paesaggio in evoluzione, un viaggio attraverso il tempo che rivela tracce del passato e visioni del futuro. Le sue costruzioni architettoniche, quasi sospese tra realtà e fantasia, ci portano a riflettere sul tema dell'abbandono e della rinascita.

“Silvestri e Presti offrono una visione unica e complementare della realtà – sottolinea Silvia Rossi. – Le loro opere, insieme, creano un dialogo potente e suggestivo, dove le figure umane e le architetture si incontrano e si completano, raccontando storie di umanità e resistenza. La mostra invita il visitatore a esplorare questi "echi" visivi e a lasciarsi trasportare in un viaggio tra il reale e il sognato, tra il vissuto e l'immaginato”.

www.galleriasanlorenzoarte.it

BIOGRAFIE

Domenico Silvestri è nato a Livigno (SO) nel 1974. Vive e opera in Valtellina. Dopo aver studiato all'Accademia di Belle Arti di Bergamo e Milano e proseguito la formazione alla Hochschule der Bildenden Kunste di Monaco e a Berlino. La sua pittura è una risposta istintiva a immagini ed eventi che lo colpiscono, rendendolo capace di mettere in luce aspetti ironici e caustici della realtà. Silvestri ha esposto in numerose mostre personali e collettive, mantenendo una visione non tematica ma basata sull'immediatezza degli eventi quotidiani. Silvestri vive e opera tra Livigno e Morbegno.

Fabio Presti è nato a Catania nel 1973. Vive e lavora a Milano, dove dopo aver esplorato vari ambiti artistici, tra i quali la musica, si è dedicato alla pittura e ha sviluppato una carriera artistica esponendo in importanti gallerie italiane ed europee. Tra i prestigiosi riconoscimenti ricevuti, si ricorda il Premio Celeste nel 2012. Presti è noto per le opere stratificate che utilizzano materiali come resine, ruggine e polvere di marmo. Le sue architetture pittoriche, spesso cariche di simbolismo, comunicano direttamente con le emozioni più profonde e istintive dello spettatore.