Eden, rimandato l'incontro con il regista Marco Tullio Giordana

«Ci stiamo accordando con il regista per recuperare l'evento nel fine settimana successivo» spiega Officine della Cultura.

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Arezzo, 1 settembre 2024 – Officine della Cultura segnala che, per improvvisa indisponibilità del regista Marco Tullio Giordana, la proiezione del film "La vita accanto" in programma per lunedì 2 settembre presso l'Arena Eden di Arezzo è stata rimandata. «Ci stiamo accordando con il regista per recuperare l'evento nel fine settimana successivo» spiega Officine. 

La grande Arena all’aperto dell’Eden doveva ospitare il regista Marco Tullio Giordana per la proiezione del film “La vita accanto”. Giordana, che oltre alla regia ha firmato la sceneggiatura del film insieme a Gloria Malatesta e Marco Bellocchio, dialogherà con il pubblico dell’Eden a proiezione ultimata in un incontro condotto dal giornalista Andrea Laurenzi. L’evento è a cura di Officine della Cultura.

Il film “La vita accanto”, uscito il 22 agosto e basato sul romanzo omonimo di Mariapia Veladiano, è ambientato a Vicenza nel 1980. Maria scopre di essere incinta e annuncia con gioia la sua gravidanza al marito Osvaldo, affermato ginecologo più avanti negli anni di lei. Ma quando la neonata Rebecca viene al mondo ha una vistosa macchia rossa sul viso e Maria la rifiuta, individuando in quella "voglia" l'oscuro segno di un peccato nascosto. Da quel momento la grande casa in cui Maria e Osvaldo abitano insieme alla sorella gemella di lui, Erminia, una pianista di successo che vive al piano superiore, si riempie di silenzi e di dolore. Rebecca cresce più che altro accudita dalla zia e fa amicizia con Lucilla, una compagna di scuola anticonformista che per la bambina è una ventata d'aria fresca. Nell'adolescenza la ragazza comincia a reagire all'indifferenza ostile della madre e a porsi le prime domande sulla sua origine. Col tempo Rebecca arriverà ad intuire che le dinamiche famigliari custodiscono quel segreto che ha reso la sua infanzia e adolescenza tanto disfunzionali e infelici.

Se il cinema italiano degli ultimi decenni è riuscito a tenere alto il proprio nome, è anche merito di Marco Tullio Giordana. Film impegnati, a metà tra fiction e documentario, strettamente legati alla realtà storica dei fatti, sono l'espressione per immagini della cifra stilistica che contraddistingue la sua filmografia. Con la collaborazione degli sceneggiatori Rulli e Petraglia, creatori della maggior parte degli screenplay di Giordana, è riuscito a fare cinema indagando nei casi controversi della storia italiana, dalle vicende dell'anarchico siciliano Peppino Impastato al delitto Pasolini, fino alla grande saga familiare “La meglio gioventù” che parte dagli anni Settanta per raccontare le vite dei protagonisti di quel periodo. Conquistandosi un posto d'onore nel cinema italiano contemporaneo.