Fabri Fibra, il re del rap italiano "Musica autentica e senza schemi"

Il cantante ospite questa sera del festival “L’Umbria che spacca“. Con lui il “fidato” DJ Double S

Fabri Fibra, il re del rap italiano "Musica autentica e senza schemi"

di Sofia Coletti

"Questa sarà la prima volta che vengo live a Perugia e sarò con il mio dj. Sarà uno show di rap italiano". Così Fabri Fibra, artista della parola e icona del rap nazionale, annuncia l’attesissimo concerto in scena questa sera ai Giardini del Frontone. Con lui il “fidato” DJ Double S e opening della rapper BigMama per uno degli eventi più attesi della decima edizione di “L’Umbria che spacca“, festival in programma fino a domenica con concerti dall’alba a notte fonda.

E’ pronto per stasera?

"Prontissimo, porterò tantissimi pezzi, dalle primissime cose alle ultime e a strofe che ho fatto per collaborazioni più o meno famose. C’è veramente tanta roba dentro lo show, ma c’è soprattutto il rap. La cosa che, secondo me, rimane più autentica al momento nel panorama musicale italiano".

Come ha scelto la scaletta?

"Sarà molto varia. Si va dai brani più recenti ai miei classici, alle collaborazioni. Il live è particolare: lo fa al 50% il pubblico e al 50% l’artista. E’ legato dall’aspettativa che si proietta sul palco di vivere qualcosa di speciale. I veri ospiti sono i ragazzi che vengono a vedermi".

Cosa significa cantare nei grandi festival?

"Ne ho viste un po’ di tutte, quando ho iniziato facevamo le jam, nelle prime serate non c’erano nemmeno i palchi, ho fatto una gavetta molto dura. Quando ho iniziato a vedere un pubblico che mi seguiva in maniera costante è stata una sorpresa ma anche una conferma che stavo andando bene. Cantare nei grandi festival è un onore incredibile: sapere di avere un palco così importante è una vittoria personale ma anche una vittoria per il rap italiano. Non è scontato che arrivi ad avere questa attenzione".

Il rap oggi va fortissimo..

"Sì, ma per quanto il genere sia affermato e sia nelle classifiche e nelle playlist dei giovani è sempre molto contrastato. Perché è un genere musicale imprevedibile, perché è fuori dagli schemi. Sono gli artisti stessi che si scrivono i testi, che decidono come arrivare sul palco, che vestiti mettersi. Il rap italiano è una cosa molto fuori controllo, credo che sia questo che affascina così tanto il pubblico".

Oltre ai suoi brani, da sempre collabora con altri artisti...

"Già, con artisti della nuova scena e gruppi che ascoltavo quando ero ragazzino. Sono riuscito a collaborare con i Tiromancino, ultimamente ho collaborato con Mahmood, con Lazza, con Madame. E’ sempre un onore collaborare con artisti così tanto comunicativi, l’esigenza di comunicare è la cosa che più mi affascina di qualunque artista".

Oggi chi è il suo pubblico?

"Credo che tra il pubblico ci siano molti che mi seguono dai primi lavori e molti altri che si uniscono vedendo le ultime cose. Ho sempre cercato di essere il più onesto possibile quando scrivo. In modo che chi ascolta i testi riesca a trovare nelle canzoni quelle emozioni e l’energia che servono per affrontare le giornate".