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Firenze, 3 maggio 2018 – La Basilica di San Lorenzo è una delle chiese più amate dai fiorentini e visitate dai turisti. E non solo perché i suoi interni sono l’ennesimo capolavoro di perfetto equilibrio architettonico del Brunelleschi (che ne avviò i lavori nel 1421), ma perché la sua facciata è rimasta incompiuta nonostante l’esistenza di un progetto di Michelangelo. Ma non è l’unica ad essere rimasta “nuda” all’esterno.
Chiesa di Santa Maria del Carmine: affacciata sull’omonima piazza in Oltrarno, ospita al suo interno il ciclo di affreschi della Cappella Brancacci, decorata da Masaccio e Masolino. Nel 1771, però, subì un grave incendio. Fu interamente ricostruita, tra il 1775 e il 1782, dagli architetti Giuseppe Ruggieri e Giulio Mannaioni, i quali però si scordarono della facciata.
Chiesa di San Frediano in Cestello: anch’essa nel cuore dell’Oltrarno (via di Cestello, 4), è una delle chiese più importanti del quartiere. Già Santa Maria degli Angeli, la chiesa, con un impianto neoclassico piuttosto severo e tre navate monumentali, fu costruita ex novo tra il 1680 e il 1689. In netta contrapposizione con gli interni barocchi, la facciata è incompiuta similmente a quella di San Lorenzo.
Chiesa di San Paolino: in pieno centro storico, sita nell’omonima piazzetta vicino alla chiesa di Ognissanti, la chiesa di San Paolo Apostolo è anch’essa priva di rivestimento esterno che “stacca” rispetto ai bellissimi interni bianchi e alle cappelle decorate, anche di vari monumenti funebri trasferiti dalla chiesa di San Pier Maggiore, demolita nel 1784.
Badia Fiesolana: appena fuori dal centro di Fiesole, in località San Domenico, ma sempre parte della città metropolitana di Firenze, ha la facciata letteralmente divisa in due. Infatti, sebbene ci appaia per larga parte incompiuta, al centro è ancora “incastonato” quel che resta del “volto” romanico realizzato in marmi bianchi e verdi.