Follia nell’ufficio Asl Minaccia e aggredisce l’assistente sociale con il coltello da cucina

Rosignano: perde la testa durante un colloquio per la figlia malata. Va via imprecando, poi torna armato e si scaglia contro le operatrici. Solo la pronta reazione di una di loro ha evitato che finisse in tragedia.

ROSIGNANO (Livorno)

Con un coltello da cucina si è scagliato contro le assistenti sociali con le quali aveva parlato poco prima. E’ successo alla Casa della Salute Asl di Rosignano, nei locali dell’ex ospedale. Decisiva la prontezza di riflessi di un’assistente sociale, che d’istinto ha spinto la scrivania contro l’aggressore ed è fuggita insieme alla collega lasciando l’uomo chiuso nell’ufficio. Immediata la telefonata alla polizia e l’intervento degli agenti del commissariato.

Tutto è iniziato dopo il colloquio nell’ufficio al secondo piano della struttura. Le assistenti sociali hanno informato l’uomo sulla situazione della figlia che è affetta da problemi di salute, per i quali è seguita direttamente dai servizi sociali e affidata ad un amministratore di sostegno. Una situazione familiare molto complicata, come è facile intuire. Contrariato sulla decisione del trasferimento della figlia ad altra struttura più idonea rispetto a quella attuale, l’uomo se n’è andato con frasi minacciose. Poi è tornato indietro impugnando un coltello da cucina. E solo grazie alla reazione di un’assistente sociale è stato evitato il peggio. Un altro dipendente Asl è poi riuscito a tenere la porta della stanza chiusa dall’esterno e a far allontanare i cittadini che erano nella struttura.

Gli agenti del commissariato di Rosignano sono arrivati subito. Hanno arrestato l’aggressore per il reato di tentato omicidio. L’uomo è anche indagato per minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e porto abusivo di armi. Il coltello è stato sequestrato. La persona arrestata, 70 anni, è stata portata al carcere le Sughere di Livorno.

"Un fatto mollto grave – commenta la presidente della Società della Salute Valli Etrusche Sandra Scarpellini – insieme alla direttrice Laura Brizzi – siamo intervenute subito per valutare la situazione. Non è semplice risolvere il problema. Non si possono trasformare i distretti Asl in bunker. Ma ci sarà una riflessione sui percorsi da fare per i casi più complicati in modo da prevenire eventuali situazioni di rischio. E’ probabile l’istituzione di un servizio di sorveglianza privata almeno in certe situazioni in modo da avere un deterrente maggiore. Faremo di tutto per evitare che si possano ripetere questi episodi".

Anche il sindaco di Rosignano Daniele Donati punta sulla prevenzione: "Prima di tutto incontrerò le due assistenti sociali e poi mi confronterò con tutti i soggetti istituzionali per un intervento che aumenti la sicurezza". "Convinta e piena solidarietà alle due colleghe aggredite. Si tratta di un episodio gravissimo che senza la rapida e decisa reazione delle colleghe, delle altre persone rapidamente intervenute, oltre che delle forze dell’ordine, avrebbe potuto avere ben altre – tragiche – conseguenze". Così Rosa Barone, presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali sul tentativo di accoltellamento di due colleghe. Solidarietà alle assistenti sociali anche dall’assessore regionale Serena Spinelli.

Luca Filippi