ANGELA BALDI
Cosa Fare

"Galatime atto II" il libro di Petra Carsetti e Carlo Cambi

Sarà presentato venerdì 1 marzo alle 17 nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo

Arezzo, 27 febbraio 2024 – Sarà presentato venerdì 1 marzo alle 17 nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo il volume "Galatime atto II" di Petra Carsetti e Carlo Cambi. Il manuale dell’exactitude, il racconto della vita come palcoscenico d’eleganza. La traduzione di exactitude è un’approssimazione per difetto ché in realtà significa attitudine e precisione, o se si preferisce modo appropriato. Ecco per Galatime atto secondo si parte da lì: dalla necessità di eliminare dalla tavola la volgarità di apparecchiature approssimative, di esaltare il valore delle pietanze con contenitori acconci, di restituire alla degustazione dei vini il tono “liturgico”, di avvolgere il piacere del cibo, la ritualità del convivio in una morbida sciarpa di cachemire e seta per rendere carezzevole e caldo l’incontro. Di avere l’opportunità di trasformare la vita in un palcoscenico di eleganza. Galatime atto secondo è uscito ad ottobre e i due autori Petra Carsetti – docente di galateo e già campionessa mondiale di apparecchiatura della tavola – con Carlo Cambi - saggista, giornalista e gastronomo - hanno scelto la cifra della narrazione per occasione. Se si va al ristorante, se si riceve a casa, se si offre o si degusta un grande vino, se si apre la casa a un pubblico incontro vi sono sì delle norme che rimandano al mai superato precetto di monsignor Giovanni della Casa, ma servono degli aggiustamenti per dare al galateo del ricevimento la compiutezza che sostanza l’exactitude. Non a caso il libro è nato dall’incontro dell’editore – Manfredi Niccolò Maretti – con i due autori e il fotografo dell’arte culinaria Lido Vannucchi attorno al tavolo dell’Osteria del Viandante di Rubiera. E’ lì che ha preso forma l’idea di aggiungere al successo di Galatime una seconda lettura sociale e conviviale del comportamento empatico. L’empatia è peraltro il filo rosso che lega la narrazione di Galatime atto secondo dove alle parole si affianca il linguaggio delle immagini che non è meramente descrittivo, ma è iconico e al tempo stesso narrativo. La scelta di soffermarsi sugli oggetti della tavola, sui bicchieri così come sugli attori dell’azione gastronomica – dai cuochi a chi orchestra la sala – è dettata dalla necessità di sostanziare l’exactitude. Galatime atto secondo è un libro che probabilmente sarebbe molto piaciuto a Brillat-Savarin. E molto piacerà a chi affida alla convivialità l’efficacia della relazione, a chi coltiva uno stile del ricevere che genera armonia attraverso le note che sono la degustazione, l’eleganza della tavola, lo spessore del conversare, l’opzione alimentare, la scelta della cantina. E’ un libro che ha uno spessore narrativo e al tempo stesso un’indispensabile utilità: può essere usato come il manuale dell’arte di ricevere. A dare rotondità al racconto scandito in 164 pagine ci sono due apporti di raro prestigio: la prefazione di Marco Bizzarri e la post-fazione di Roberto e Veruschka Wirth.