"Oggi la Toscana è conosciuta, amata, desiderata in tutto il mondo per le città e i borghi, per la costa e le isole, per il mare e la montagna. Ma non sarebbe la stessa senza il segno che nella sua storia ha lasciato Cosimo I dei Medici".
Eugenio Giani la conosce bene la Toscana del primo Granduca (Firenze 1519-1574), la stessa regione che, pur con le dovute differenze geografiche e di contingenza storica, lui stesso si trova ad amministrare oggi da presidente della Regione. Ma a parte ciò, è da studioso e appassionato di storia, che Giani ha colto l’anniversario dei 450 anni dalla morte del grande Medici, per scrivere il volume Cosimo I dei Medici. Il padre della Toscana moderna, edito da Giunti Editore.
Una storia di genio e bellezza, di intrighi e sventure, ingredienti che hanno caratterizzato la storia della famiglia dei Medici.
Al centro proprio il ruolo del grande rinnovatore, di un uomo arrivato alla guida della Toscana quasi per caso, dal punto di vista dinastico, capace però, trovatosi di fronte a un’organizzazione quasi mediavale, di renderla moderna e competitiva in Europa.
"Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, per l’80% ristrutturato per lui da Giorgio Vasari, c’è già la visione che Cosimo I aveva della Toscana - spiega Giani –, che non è più con lo sguardo rivolto solo a Firenze. E se Lorenzo il Magnifico è stato l’uomo che ha dato alla città la sua vocazione alla cultura, alla filosofia e alla bellezza, Cosimo I è colui che invece le ha dato la modernità, la riorganizzazione e la razionalizzazione necessaria a un nuovo Stato".
Il volume si articola in capitoli che toccano la vita privata di Cosimo I, a cominicare dal matrimonio con Eleonora da Toledo, le imprese di governo, il rapporto con le arti, evidenziando la dimensione di legislatore e statista capace di portare la piccola potenza regionale al livello delle corti e delle grandi nazioni del ’500.
Il libro è stato presentato ieri nela a Villa La Loggia, sede di Giunti Editore, con Claudio Pescio, direttore Divisione Arte Giunti Editore, e Jacopo Guerriero, direttore dell’Ufficio stampa di Giunti Editore. Mentre mercoledì alle 19, alla Giunti Odeon, si terrà la prima presentazione pubblica del libro.