Ora è affidata alle cure del Meyer la bambina di tre anni affetta da una grave patologia, salvata da una catena umana. La piccola di tre anni deve essere sempre assistita da macchinari salvavita, ed era in pericolo. L’elettricità che è venuta a mancare in quasi tutta la zona di Montemurlo stava mettendo a rischio la sua sopravvivenza. Così è scattato l’allarme: i vigili del fuoco con un mezzo anfibio hanno tratto in salvo la bambina, trasferita insieme alla madre al punto di primo soccorso della Misericordia di Oste, dove sia l’infermiere del 118 che i volontari si sono presi cura di lei e della sua famiglia. "In sede avevamo l’elettricità, quando la bambina è arrivata le abbiamo subito prestato le prime cure. Poi avevamo allestito una stanza dove dopo sono arrivati anche il padre e i fratellini", dice Giulia Gelli.
La famiglia isolata nella casa senza elettricità né acqua potabile, ha potuto tirare un sospiro di sollievo dopo ore di apprensione: "La piccola ha bisogno di un aspiratore continuo oltre che dell’alimentazione indotta - continua la volontaria -.Non avevamo il materiale sanitario a disposizione e così siamo andati al pronto soccorso dell’ospedale dove ci è stato fornito tutto il necessario per l’assistenza. Alcuni volontari hanno trascorso del tempo con i bambini giocando con loro per cercare di alleviare la paura". Nel frattempo altri volontari della Misericordia di Montemurlo sono andati a recuperare la carrozzina della piccola. "È una bella emozione poter aiutare qualcuno, soprattutto bimbi".