“Graziano Capaccioli– La Rosalia Alpina e la Faggeta Vetusta delle Foreste Sacre”, l’esposizione

In programma il 5 ottobre 2024 alle ore 17:00 l’inaugurazione della mostra fotografica

Arezzo, 1 ottobre 2024 – In programma il 5 ottobre 2024 alle ore 17:00 l’inaugurazione della mostra fotografica “GRAZIANO CAPACCIOLI – La Rosalia Alpina e la Faggeta Vetusta delle Foreste Sacre”

organizzata da Mariae Nivis 1567 e patrocinata dal Parco nazionale delle Foreste

Casentinesi, all’interno delle gallerie situate in V. Garibaldi 14/32 a Pratovecchio, Toscana.

Mariae Nivis 1567 è la realtà d’eccellenza nata dall’amore per il bello e per la cultura della

Famiglia Freschi & Vangelisti. A partire dalla missione di recuperare l’eredità culturale dell’antico

Monastero domenicano di Pratovecchio, Mariae Nivis 1567 si impegna a tutelare il territorio,

culla di vita e cultura, e valorizzare l’arte e la creatività in ogni declinazione. Faggi naturali

stabilizzati e piante del sottobosco: questo lo scenario affascinante e a tratti misterioso della

mostra, direttamente connessa al mondo straordinario del Parco Nazionale, che vedrà l’esibizione

di oggetti di alto artigianato artistico di Mariae Nivis 1567 realizzati con antiche tecniche

orafe. Tra questi, la collezione di 13 vasi in terracotta in edizione limitata e numerati che ritraggono

la Rosalia Alpina, raro coleottero dalle tinte nere e blu, attraverso pittura, smaltatura a fuoco e

dettagli in oro; la candela dalla sofisticata fragranza che richiama l’essenza della Faggeta Vetusta;

i fiori della foresta realizzati in argento bagnato in oro e smaltati a mano.

Le creazioni di Mariae Nivis 1567 dialogheranno con le fotografie di Graziano Capaccioli, “il

fotografo della Natura”. Artista di grande sensibilità, forte di una profonda conoscenza del mondo

naturale del bosco, Graziano Capaccioli è in grado di catturare i segreti e le sfumature più

nascoste dei piccoli abitanti del Parco, che hanno stimolato la creatività della Famiglia Freschi &

Vangelisti. L’artista ha osservato la rarissima Rosalia Alpina e l’ha resa eterna attraverso scatti

che racchiudono il massimo rispetto e la più sincera ammirazione per le creature della foresta. La

mostra si pone l’obiettivo di far conoscere, amare e rispettare le Foreste Sacre del territorio

casentinese, a partire dalle forme più microscopiche e inusuali di bellezza, fonte di vita, proprio

come l’acqua dell’Arno, che nasce in questi boschi. Non è un caso che l’iniziativa si collochi sulla

scia del progetto di Istituzione di un regime di tutela per la foresta di faggio di Monte Falterona, alle

Sorgenti dell’Arno, realizzato dalla famiglia Freschi & Vangelisti e da Federparchi, e recentemente

esteso al 2028.

Un’iniziativa che racconta un impegno irrinunciabile all’eccellenza e una vocazione, quella di

Mariae Nivis 1567: rispettare, curare e valorizzare la bellezza, spinti dall’amore, attraverso la

filosofia “Amor et Ages”. Non è un caso che le due gallerie dedicate alla mostra diventeranno

permanenti, rappresentando così un importante riferimento culturale per la comunità e il territorio.