Il sistema bonus-malus è organizzato in classi di merito (si sale in caso di sinistro, si scende se non si commettono incidenti): il 63% dei toscani si trova nella prima classe ma c’è un buon 10% che è in 14ª o superiore. Questo anche perché tutti i neopatentati partono comunque dalla "classe universale" 14. Ma c’è una soluzione. La legge Bersani, in vigore dal 2007, consente al neopatentato di usufruire della stessa classe di merito di un familiare convivente, in presenza di alcune condizioni: l’agevolazione si applica solo a veicoli della stessa categoria e alle nuove polizze stipulate per auto appena acquistate e comunque mai appartenute a un membro del nucleo familiare. Il premio assicurativo per il neopatentato sarà comunque più elevato di quello del familiare con la stessa classe di merito, poiché manca lo storico alla guida. Intestare l’auto a un familiare è una possibile soluzione quando il neopatentato non rientra nei parametri richiesti dalla Bersani. Attenzione, però: nella polizza bisogna scegliere la formula di guida libera, che estende la copertura anche ad altri guidatori, altrimenti si rischia, in caso di incidente, di restare scoperti.
Tornando agli aumenti Rc auto, a Massa Carrara si registra un +6% su base annua. E’ uno dei più elevati in Italia, secondo quanto emerge dai dati di Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che rileva un aumento del premio del 4% su base annua, per un importo medio del costo finale polizza di 368 euro. Un costo che resta comunque al di sotto dei livelli 2019, quando il premio medio si attestava a 406 euro. In Toscana – questo secondo invece l’osservatorio Facile.it – il prezzo medio in assoluto più basso non arriva ai 139 euro l’anno: è il caso di una donna di 62 anni, in prima classe di merito, che guida una Fiat Panda seconda serie immatricolata nel marzo 2004.
Mo.Pi.