Il 27 e 28 luglio prossimi il Museo Archeologico del Casentino aprirà le porte all’estate

Nassini: “Un momento storico importante per la cultura museale della vallata”

Arezzo, 26 luglio 2024 – Il 27 e 28 luglio prossimi il Museo Archeologico del Casentino aprirà le porte all’estate con due incontri che rappresentano anche i primi passi che la struttura farà nell’ambito del nuovo sistema museale riconosciuto dalla Regione Toscana e chiamato Musei ed Ecomusei del Casentino, che ha la fondazione Lombard quindi il Museo dell’Arte della Lana come capofila.

L’Assessora alla Cultura e turismo Francesca Nassini commenta: “Questa serie di attività comuni, è una delle richieste che ci fa la Regione Toscana con il riconoscimento ufficiale di sistema museale e siamo felici di inaugurare questo percorso con entusiasmo e proposte di qualità. Essendo tre strutture molto diverse, abbiamo scelto anche in accordo con il nostro Direttore scientifico Francesco Trenti un filo rosso che è quello dei dettami dell’agenda 2023 e in particolare il riuso e il riciclo. Quello che mi preme evidenziare è il fatto del sistema museale, qualcosa di storico e fondamentale per il Casentino che finalmente si muove unito su questo fronte, compatto nel voler valorizzare al massimo le proprie emergenze immateriali, culturali e museali. Sono estremamente soddisfatta perché il grandissimo lavoro che abbiamo fatto in questi anni adesso vede la luce in qualcosa di molto importante per il futuro di tutti noi”.

La prima iniziativa del Museo Archeologico del 27 luglio è un laboratorio destinato ai bambini sui reperti, mentre quella del 28 è incentrata sulla figura mitologica del badalischio e si lega anche presentazione del libro edito da Fruska di Fabrizia Fabbroni. All’inizio di agosto un laboratorio per bambini sul riutilizzo sulle statuette del Lago degli Idoli. Il 7 agosto sarà la volta di un laboratorio sulle statuette del lago degli Idoli.

Nassini conclude: “L’idea del Sistema museale del Casentino viene da lontano e solo quest’anno, dopo tanto lavoro interno e non solo siamo riusciti tutti insieme e tutti uniti in questo piccolo miracolo per la cultura della vallata. Tutto questo ci apre prospettive importante come esempio l’accesso a molti bandi regionali. Abbiamo già avuto un finanziamento di 18 mila euro dalla Regione da coordinare sulle diverse strutture e per utilizzare nell’implementare la promozione di questo stesso sistema in modo professionale e coordinato”.