Bancomat e casse continue nel mirino dei soliti ignoti che colpiscono tra Valdarno fiorentino, aretino e Valdichiana. Una notte terribile, quella passata, resa ancor più cupa dall’incidente che ha coinvolto due carabinieri del Radiomobile della Compagnia di San Giovanni all’inseguimento dei componenti della banda, forse la stessa protagonista degli episodi in sequenza.
I due militari, un vicebrigadiere di 54 anni e il collega di 21, li avevano scoperti con le mani nel sacco, attorno all’una e mezza, richiamati dal botto dell’esplosione della cassa continua all’interno del supermercato Coop sangiovannese. Erano di pattuglia e si sono precipitati in via Napoli proprio mentre almeno tre persone facevano incetta del denaro. Appena scorta la vettura dell’Arma, i ladri sono saliti in fretta su una Stelvio rubata nel Sud, hanno cercato di investire il graduato che era sceso per intercettarli e si sono dati alla fuga col bottino, circa 40 mila euro.
Una corsa a tutto gas, con il suv tallonato dall’Alfa Romeo dei carabinieri fino a via di Poggilupi, nel comune di Terranuova Bracciolini, a poche centinaia di metri dal casello dell’autostrada che il gruppo criminale voleva imboccare per dileguarsi. Giunta sotto il cavalcavia della Direttissima, però, la gazzella è uscita di carreggiata nell’affrontare una curva, si è ribaltata, ha travolto segnali stradali e guardrail, finendo contro un pilone della linea ferroviaria. Un urto tremendo con i due inseguitori gravemente feriti.
Soccorsi dai sanitari del 118, sono stati trasferiti in volo da Pegaso 2 al Policlinico di Siena dove i medici si sono riservati la prognosi in considerazione dei politraumi riportati.
Nel frattempo scattavano le indagini e si delineava un quadro preoccupante. Poco prima del raid a San Giovanni, infatti, era stato forzato il bancomat nella galleria commerciale del Centro Unicoop di viale Ungheria a Figline Valdarno, a una manciata di chilometri di distanza.
Un tentativo andato a vuoto, mentre ha fruttato 8 mila euro un’altra razzia compiuta verso le 2.30 a Monte San Savino. Qui è stato preso di mira lo sportello Atm di Banca Centro fatto saltare in aria con l’acetilene e la deflagrazione causato il cedimento del controsoffitto e la distruzione di parte degli arredi della filiale. Analogie che inducono gli inquirenti, impegnati a vagliare anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali particolarmente numerose nel territorio, a ipotizzare un collegamento tra i colpi compiuti in rapida successione e con le stesse modalità.