
bibbiena
Arezzo, 4 marzo 2025 – Dopo il grande successo della prima edizione, che ha registrato oltre 8.000 visitatori, il Festival della Fotografia Italiana torna nel 2025, dal 13 giugno al 21 settembre, con una programmazione ancora più ricca ed eventi diffusi nei suggestivi scenari del Casentino, in Toscana, tra Bibbiena – Città della Fotografia, Poppi e Pratovecchio Stia.
Organizzato dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, il Festival è il principale appuntamento dedicato alla promozione e alla valorizzazione della cultura fotografica italiana, mettendo in dialogo grandi maestri, nuovi talenti e il mondo dell’editoria fotografica.
Il suo carattere diffuso e inclusivo lo rende un progetto unico nel panorama culturale nazionale, coinvolgendo diverse sedi espositive e un pubblico ampio e diversificato. Attraverso mostre, incontri, workshop e momenti di formazione, il Festival non solo celebra la storia e l’evoluzione della fotografia italiana, ma crea uno spazio di confronto tra generazioni e linguaggi, favorendo la scoperta di nuove visioni, promuovendo un dialogo costante tra passato, presente e futuro dell’immagine e stimolando il dibattito sul ruolo della fotografia nella cultura contemporanea.
Il successo della prima edizione ha confermato l’interesse e l’entusiasmo del pubblico per un evento che valorizza il patrimonio visivo nazionale. Durante le 17 settimane di programmazione e i due weekend speciali, il Festival ha accolto oltre 8.000 visitatori, che hanno potuto ammirare 987 fotografie esposte in 37 mostre, allestite in 9 suggestive sedi espositive.
L’impatto del Festival e il suo ruolo nella promozione della fotografia italiana sono stati riconosciuti anche a livello istituzionale, con l’assegnazione del contributo del Bando Strategia Fotografia 2024 del Ministero della Cultura (Dipartimento per le Attività Culturali, Direzione Generale della Creatività Contemporanea). Il Festival ha ottenuto il contributo massimo erogabile, confermando il valore della sua proposta culturale e artistica.
IL TEMA DELL’EDIZIONE 2025: “IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE”
La seconda edizione del Festival della Fotografia Italiana si svilupperà attorno al tema “Il Potere dell’Immaginazione”, indagando il ruolo della fotografia come mezzo capace di superare i confini tra realtà e visione, tra testimonianza e creazione artistica.
Fin dalla sua nascita, la fotografia ha rivoluzionato il mondo del visivo, trasformando per sempre i canoni espressivi e ampliando le possibilità di rappresentazione. Nel contesto contemporaneo, questo linguaggio si è evoluto fino a diventare uno strumento imprescindibile di interpretazione, documentazione e comunicazione, permeando ogni aspetto della nostra esperienza.
La fotografia non è solo un mezzo per catturare la realtà, ma un territorio di sperimentazione in cui si intrecciano memoria e immaginazione, oggettività e soggettività. La sua natura ambivalente le permette di essere contemporaneamente documento e interpretazione, rendendola un linguaggio potente e universale.
Il Festival 2025 esplorerà questa dualità attraverso una selezione di mostre, incontri e progetti che riflettono sulla capacità della fotografia di rivelare, evocare e trasformare il nostro modo di percepire il mondo. Tra la fedeltà assoluta al reale e la creazione libera dell’artista, la fotografia si configura come uno spazio di possibilità infinite, in cui ogni immagine diventa il punto di incontro tra l’osservazione e l’immaginazione.
LE MOSTRE E GLI EVENTI IN PROGRAMMA
Il Festival si svilupperà attraverso una grande mostra principale, “Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali”, curata da Denis Curti, che esplorerà il rapporto tra fotografia e altre forme artistiche, ponendo il focus su tutti quegli artisti che hanno deciso di impiegare la tecnica fotografica per le loro produzioni, ricerche e sperimentazioni.
Il progetto espositivo intende riflettere su quei processi di compenetrazione tra media artistici non solo sul piano tecnico e operativo ma soprattutto su quello dell’intenzionalità. Riflessione che impedirà in seguito, dagli Anni Ottanta in avanti, di porre distinzioni tra fotografo e artista e di immaginare ancora ‘combattimenti’ tra pittura e fotografia.
Accanto all’esposizione principale, il festival si articolerà in una serie di mostre diffuse, dislocate nei tre comuni del Casentino, che vedranno protagonisti alcuni tra i più importanti autori della fotografia italiana contemporanea.
A completare l’offerta culturale, il Festival ospiterà:
Letture Portfolio del circuito Portfolio Italia
Workshop e Talk con grandi nomi della fotografia
Masterclass residenziali per giovani fotografi
Visite guidate alle mostre e al territorio
Installazioni multimediali e progetti di ricerca fotografica sul Casentino
FOCUS SU EDITORIA FOTOGRAFICA, GIOVANI TALENTI E TERRITORIO
Il Festival della Fotografia Italiana conferma il suo impegno nella valorizzazione della cultura editoriale fotografica, della formazione dei giovani talenti e del legame con il territorio, tre elementi distintivi che ne rafforzano l’identità e il valore culturale.
L’editoria fotografica: il Premio Mariæ Nivis 1567 e il festival dell’editoria. L’editoria fotografica rappresenta una delle componenti fondamentali del festival, testimoniando il ruolo del libro fotografico come mezzo di diffusione e valorizzazione dell’immagine. Torna per la sua seconda edizione il Premio Editoriale Mariæ Nivis 1567, dedicato ai migliori libri fotografici pubblicati negli ultimi due anni. I dieci libri finalisti, selezionati da una commissione di esperti, saranno esposti da giugno a settembre, permettendo al pubblico di esplorare nuove prospettive sulla fotografia d’autore. Il premio culminerà con un weekend interamente dedicato all’editoria fotografica, dal 5 al 7 settembre 2025, durante il quale si terranno incontri con editori, autori ed esperti del settore, oltre a talk e presentazioni editoriali. In parallelo il Festival presenterà anche i risultati della Call “Percorsi”, un'opportunità per opere fotografiche destinate alla pubblicazione in formato libro. Il vincitore e i primi cinque lavori selezionati avranno l'opportunità di essere inclusi nelle mostre ufficiali del Festival, offrendo una vetrina prestigiosa per la loro visibilità e riconoscimento.
Giovani fotografi e formazione: spazio alla nuova generazione. Uno degli obiettivi principali del festival è quello di sostenere e promuovere le nuove generazioni di fotografi, offrendo loro visibilità e opportunità di crescita. Il festival ospiterà nuovamente la Call “Nuovi Sguardi”, riservata a giovani autori under 30, i cui progetti saranno esposti durante l’evento. Inoltre, saranno selezionati cinque progetti realizzati da alcune delle più prestigiose scuole di fotografia italiane, offrendo una panoramica sul futuro della fotografia nel nostro Paese. Non mancheranno momenti di confronto con esperti, critici e docenti attraverso masterclass, talk e letture portfolio.
Fotografia e territorio: uno sguardo sul Casentino. Il Festival della Fotografia Italiana si distingue anche per il suo stretto legame con il territorio che lo ospita. Oltre a essere Bibbiena Città della Fotografia, il Casentino offre un contesto ideale per progetti di ricerca visiva e narrazione del paesaggio. In questa edizione, il festival proseguirà il progetto di ricognizione fotografica del territorio, affidando a un fotografo il compito di raccontare attraverso le immagini il rapporto tra ambiente, storia e comunità locale. Inoltre, le masterclass residenziali per giovani fotografi si concentreranno sull’interpretazione e documentazione del paesaggio casentinese, sottolineando il valore della fotografia come strumento di indagine e memoria collettiva.
“La fotografia è un patrimonio di valore inestimabile, che rientra tra i beni culturali definiti dal Codice omonimo. La FIAF è da decenni impegnata nella promozione, diffusione e conservazione del patrimonio fotografico degli autori italiani, passati e contemporanei, oltre che in attività di formazione ed educazione all’immagine. Il Festival della Fotografia Italiana nasce proprio con l’obiettivo di esaltare e valorizzare lo sguardo degli autori italiani. Il nostro Paese ha creato una rappresentazione visiva della nostra storia collettiva, della nostra cultura e del nostro costume che si dimostra ricca e vitale” – ha dichiarato Roberto Rossi, direttore artistico del festival - “Conoscere la fotografia italiana significa scoprire chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando per ciò che attiene al futuro del visivo. La fotografia ci fornisce strumenti per mettere in prospettiva passato e presente, dando il massimo valore ai grandi maestri e a tutti gli autori che hanno contribuito alla costruzione di una visione e di un’identità che appartengono a tutti noi.”
“Da oltre settantacinque anni, la FIAF è il punto di riferimento per la fotografia italiana, con un impegno costante nella sua valorizzazione, promozione e conservazione. Attraverso una rete di circoli e un programma di mostre, concorsi e progetti editoriali, sostiene la fotografia come forma d’arte e strumento di indagine sociale, offrendo opportunità di crescita ai fotografi di ogni generazione. Il suo lavoro si estende oltre i confini nazionali, favorendo lo scambio con istituzioni e festival internazionali per garantire alla fotografia italiana un riconoscimento sempre maggiore nel panorama globale” – ha dichiarato Roberto Puato, Presidente FIAF - “Il Festival della Fotografia Italiana rappresenta la sintesi di questa missione, celebrando il talento fotografico del nostro Paese e rafforzando il ruolo della FIAF come promotrice della cultura visiva italiana.”