Il mistero dello squalo "Incontri pericolosi? Se capitano a un sub deve restare immobile"

Il mistero dello squalo "Incontri pericolosi? Se capitano a un sub deve restare immobile"

Il possibile avvistamento (non confermato da esperti e Guardia Costiera) di uno squalo bianco a tre miglia dalla costa di Livorno, segnalato da alcuni pescatori sui social, ha richiamato inevitabilnete l’attenzione dei bagnanti e dei media. Per capire quali specie di squali popolino le acque lungo il litorale toscano (siamo nel Mar Ligure), ci siamo rivolti a un esperto, il biologo marino Giovanni Raimondi dell’Acquario di Livorno.

Quali specie di squali possiamo incontrare nelle acque dell’Arcipelago Toscano?

"Dal piccolo gattuccio allo squalo bianco. Ci sono sempre stati. Il grandi predatori pelagici come lo squalo bianco, la verdesca, lo squalo volpe sono in cima alla catena alimentare. Questo vuol dire che si nutrono di pesci, sono carnivori".

Gli squali sono protetti.

"Dalle Convenzioni di Berna e Washington. Sono protetti perché raggiungono la maturità sessuale a 10 anni circa, mentre gli altri pesci intorno all’anno di vita. Quindi gli squali possono esprimere questa capacità tardivamente. Uno squalo può arrivare a vivere fino a 60 anni. Sugli squali però non si sa ancora tutto. Infatti ci sono tanti progetti per conoscerne le rotte di migrazione e le abitudini".

A quali profondità stanno gli squali?

"I gattucci preferiscono fondali tra 20 e 400 metri. Le razze tra 60 e 600. Altri squali come il Lamnidae avvistato a largo di Livorno (non è certo sia uno squalo bianco) amano il mare aperto e le acque molto profonde frequentate dai tonni, che sono le loro prede di elezione".

Tra 3 e 10 miglia dalla costa?

"Si possono incontrare certo, ma non è facile".

Nell’immaginario collettivo lo squalo è l’equivalente del lupo cattivo...

"Bisogna rimuovere questa brutta fama degli squali. Gli squali sono un anello fondamentale della catena alimentare marina. Chi li avvista piuttosto chiami la guardia costiera al 1530 perché la segnalazione rientra nell’azione di monitoraggio del nostro mare che fa parte del Santuario Pelagos che include Corsica, parte del Principato di Monaco, la Liguria e la Toscana con l’arcipelago".

Sull’avvistamento di alcuni giorni fa?

"Non ci sono elementi che ci facciano propendere per una specie piuttosto che un’altra. Anche la guardia costiera, che fa parte dell’Osservatorio toscano per la biodiversità marina, suggerisce cautela".

Se si incontra uno squalo?

"Se accade a un sub, la muta di neoprene che indossa emana un odore sgradevole per lo squalo. È comunque consigliabile non agitarsi, non muoversi, lasciarlo passare, o stare nei pressi di uno scoglio, o di barca".

Abbiamo raccolto la testimonianza di un pescatore che ha catturato e subito liberato piccoli di squalo e dieci miglia a largo di Livorno.

"Ha fatto bene. Chi avvista piccoli di squalo lo segnali alla Capitaneria di Porto".

Monica Dolciotti