
Il premio "Leonardo da Vinci" al genio dell’architetto Calatrava
"Architetto, un vocabolo composto da due parole, arkhi che in sanscrito significa autorità, e tékton che in greco significa lavoratore. Ma in quest’ultima parte c’è anche una componente trascendente. Per cui possiamo dire che l’architetto è colui che guida i lavoratori, con l’aiuto di Dio".
Lo ha detto Santiago Calatrava ieri alla Fortezza da Basso, ricevendo il Premio "Leonardo da Vinci" alla carriera, della Florence Biennale arte contemporanea e design. L’architetto, ingegnere e artista spagnolo, nato a Valencia nel 1951, fra i tanti capolavori in tutto il mondo, ha realizzato anche la nuova stazione della metro a Ground Zero, New York, là dove una volta sorgevano le Torri Gemelle.
A consegnare il premio a Calatrava è stato Jacopo Celona, direttore della XIV Florence Biennale, in corso fino a domenica, La motivazione: "Il tributo a uno degli architetti più influenti del nostro tempo, per l’audace sperimentazione, l’ingegnosa capacità di combinare architettura e arte, in armonia con la natura e gli ideali di bellezza".
O. Mu.