
film giostra
Arezzo, 13 giugno 2023 – Il Re delle Indie è sbarcato su Amazon Prime Video Italia. L'annuncio, tramite il proprio profilo facebook, lo ha dato il regista Gaetano Maria Mastrocinque. Il film-documentario sulla Giostra del Saracino potrà quindi essere scaricato e visionato su una delle piattaforme più popolari al mondo. Un traguardo importante per un regista emergente e per una produzione indipendente che si fa spazio all’interno della grande distribuzione. Il Re delle Indie, prodotto dallo stesso regista e distribuito da Minerva Pictures, è un racconto agonistico incentrato sul 2019 della Giostra del Saracino, con la narrazione di Martino Gianni e uno sguardo universale in grado di carpire le peculiarità della rievocazione e di affascinare il grande pubblico. Il regista Gaetano Maria Mastrocinque, nato ad Arezzo nel 1990, è laureato presso l’Università degli Studi di Firenze in Sociologia e Politiche Sociali, diplomato in regia cinematografica presso la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano. Il Re delle Indie ha debuttato al Cinema Eden di Arezzo nei giorni scorsi registrando un gran successo di pubblico. Primo lungometraggio di Mastrocinque, rappresenta un viaggio empatico nell’antico torneo cavalleresco che, per molti aspetti, disegna la città di Arezzo, non solo tra vicoli e quartieri, non solo nel cuore e nella memoria di tanti quartieristi, ma anche per chi arriva in città da turista, visitatore più o meno consapevole, o chi della città sente parlare per i suoi tanti meriti. Un docufilm sul filo di una narrazione condotta dal Re della Piazza Martino Gianni, intervistato prima del suo ritorno come preparatore di Porta Sant’Andrea, che certo farà la storia della Giostra del Saracino, e di questo tempo storico particolare, con i suoi protagonisti, i vincitori e gli sconfitti, dedicato com’è al racconto del lato agonistico del torneo, del centro da colpire per fare la differenza, fuori e dentro la piazza, della sua materia più umana e allo stesso tempo sociale, delle interviste inedite, di uno sguardo filmico incaricato d’indagare il particolare, tralasciando deliberatamente la documentazione storica anche se non mancano preziosi materiali d’archivio. Il progetto, concluso nel 2019, è uscito dunque dalla sosta a cui è stato costretto dalla pandemia e si prepara, da Arezzo, a raggiungere adesso un pubblico il più variegato possibile, presentando l’antica sfida di una città che ha saputo mantenere con la sua storia, e con la vita che l’attraversa, un rapporto autentico e profondo..